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Choc in una scuola del Napoletano: alunni picchiati e insultati da tre maestre finite in manette

03 settembre 2014 | 11.14
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Spinte e schiaffi alla testa, volgarità e offese all'indirizzo dei minori, compresa una bambina disabile: 66 episodi "penalmente rilevanti" sono stati documentati, con riprese video, nell'Istituto per l'Infanzia 'V. Russo' di Palma Campania da parte dei carabinieri che hanno arrestato le tre insegnanti responsabili

Choc in una scuola del Napoletano: alunni picchiati e insultati da tre maestre finite in manette

"Ripetuti attacchi fisici e verbali", strattoni, spinte e schiaffi alla testa con conseguenti lividi "anche agli occhi". E ancora "insulti, imprecazioni ed espressioni dispregiative". Maltrattamenti anche nei confronti di una bambina disabile. Tre maestre dell'Istituto comprensivo per l'Infanzia 'V. Russo' di Palma Campania (Napoli) sono state arrestate per maltrattamenti nei confronti di minori. I carabinieri di Nola hanno eseguito un'ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari nei confronti delle tre donne, sulle quale si sono concentrate le indagini della Procura di Nola scattate dopo la segnalazione della madre di due alunni dell'istituto che aveva riscontrato delle ecchimosi sui corpi dei suoi fanciulli.

Sono state quindi installate, all'interno delle aule e degli altri luoghi nei quali si svolgeva l'attività didattica e ludica, delle telecamere nascoste. I filmati hanno mostrato, spiegano il procuratore della Repubblica di Nola Paolo Mancuso, "numerosi episodi di vessazione, fisica e verbale, operati dalle indagate ai danni dei piccoli alunni, tra i quali anche soggetti portatori di disabilità".

Delle tre maestre finite ai domiciliari due sono residenti a Palma Campania di 60 e 40 anni, e una a San Giuseppe Vesuviano di 38 anni. L'accusa per loro è di maltrattamenti aggravati ai danni dei piccoli alunni dell'istituto, in particolare di quelli iscritti "alla sezione B".

Secondo il procuratore di Nola gli episodi all'interno dell'istituto campano "hanno mostrato l'esistenza di un consolidato e diffuso modus operandi 'educativo' caratterizzato dall'uso della violenza, ma anche di espressioni verbali volgari e offensive, tale da ingenerare nei giovanissimi discenti un grave stato di timore e di soggezione nei riguardi delle proprie insegnanti".

Ad alcuni veniva addirittura negato l'uso del bagno, mentre altri, dopo le percosse subite, venivano lasciati in disparte dal resto della classe, in silenzio. Nelle immagini si vedono bambini abbassare lo sguardo e distendersi a terra a faccia in giù, consolati solo dalla carezza di qualche compagno.

Una delle maestre, aggiunge Mancuso, "non mancava di intervenire anche su una piccola disabile, che teneva in un seggiolone estraniata da ogni attività collettiva, e che addirittura bloccava nelle sue aspirazioni di coinvolgimento nelle dinamiche collettive". In tutto sono stati documentati, con le riprese audio-video, 66 episodi "penalmente rilevanti".

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