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Ambientato a Tor di Valle nuovo romanzo Matteo Nucci: 'Un delitto fare stadio Roma lì'

01 marzo 2017 | 17.01
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La copertina di 'È giusto obbedire alla notte' di Matteo Nucci
La copertina di 'È giusto obbedire alla notte' di Matteo Nucci

'È giusto obbedire alla notte'. Prende il titolo da un verso omerico ma è ambientato in una Roma antica e moderna assieme, il nuovo romanzo di Matteo Nucci che Ponte alle Grazie candida al Premio Strega 2017. A quattro anni da 'Le lacrime degli eroi', successo di critica e pubblico sulla Grecia arcaica, lo scrittore e collaboratore del 'Venerdì di Repubblica' torna in libreria con un libro in cui Roma è protagonista, la Roma dei nostri anni, e proprio quella che in questi giorni è protagonista delle cronache. La Roma di Tor di Valle dove dovrebbe sorgere il nuovo stadio targato Pallotta-Parnasi.

Il romanzo racconta di un uomo che tutti chiamano 'il dottore' che ha lasciato ogni cosa per andare a vivere in una chiatta sul Tevere, a due passi da Tor di Valle. Una città stranamente aperta e fuori da ogni cliché a cui siamo abituati prende la ribalta e si conquista la scena. Una realtà che con il progetto di stadio rischia di scomparire. ''Un delitto vero e proprio'' per lo scrittore Matteo Nucci. ''Lo dico da romanista e da tifoso che vuole profondamente uno stadio. Ma come è possibile progettarlo lì? In un’ansa del Tevere straordinaria per la bellezza della natura, per la sacralità storica della zona (i riti degli Arvali si tenevano proprio da queste parti) e difficilissima da raggiungere: strade strette, collegamenti del tutto assenti. Come è possibile anche solo immaginarlo?''.

''Se voi prendete via delle Vigne da via della Magliana e vi fermate subito sulla prima salita potete osservare lo spettacolo del verde immenso nel mezzo della nostra città, il fiume, lo spettacolare ippodromo progettato dal geniale Lafuentes, all’orizzonte l’Eur. Ma come potete immaginare di distruggere e cementificare quell’area? Nessuno, neppure il più straordinario tifoso potrebbe preferire la Roma a Roma. La squadra fa parte della nostra città e nella nostra città si deve integrare. Ho conosciuto queste zone nel 2009, me ne sono innamorato, c’è una bellissima pista ciclabile che le attraversa. Non ho parole per quello che potrebbe succedere”.

''Fin dall’inizio - conclude lo scrittore - mi conquistò questa dimensione di città che è profondamente Roma ma che della Roma umbertina non ha nulla. Qui si vive sul Tevere, come negli acquerelli di Roesler Franz, non a caso spesso citato nel libro. Si accoglie chi passa senza fare troppe domande. Ma certo la storia che ho raccontato è una storia di finzione''.

Il libro sarà presentato domani presso l''Esc' a San Lorenzo. Oltre a Nucci, interverranno lo scrittore Emanuele Trevi e il critico e docente di Letteratura a Roma Tre Gabriele Pedullà mentre l'attrice Valentina Carnelutti ('La meglio Gioventù', 'Tutta la vita davanti', 'La pazza gioia') leggerà alcuni brani del romanzo. L'appuntamento è alle 19.00 in via dei Volsci 159, a Roma.

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