Molti dei sacchetti in commercio sponsorizzati come biodegradabili in realtà non sarebbero affatto green. Dopo la denuncia di Assobioplastiche il pm di Torino Raffaele Guariniello ha aperto un fascicolo e predisposto, insieme ai carabinieri del Nas, una serie di verifiche. Dagli accertamenti è emerso che gran parte dei sacchetti in circolazione con la dicitura “biodegradabile” in realtà non rispetterebbero i criteri previsti per legge. Per avere tale nome infatti dovrebbero decomporsi almeno del 90% nell’arco di 6 mesi. Il fascicolo per frode in commercio è per ora contro ignoti. In questi giorni gli investigatori stanno identificando le aziende che producono e distribuiscono i prodotti non conformi.