(Adnkronos Salute) - "Già nell'esposto-segnalazione del 30 marzo 2010 - sottolinea la nota dell'Isde - e in quello successivo del primo agosto 2012, persistono forti motivi di preoccupazione per il rischio sanitario delle popolazioni in quanto il lago continua a presentare un gravissimo processo di eutrofizzazione caratterizzato da una marcata riduzione del quantitativo di ossigeno nelle sue acque e da frequenti ed importanti fioriture del cianobatterio 'Plankthotrix rubescens', solo di recente - osservano i medici per l'ambiente - un po' attenuate per la mitezza dei periodi invernali e per una altrettanto lieve riduzione del quantitativo di fosforo presente nei fertilizzanti che purtroppo sembra continuino a raggiungere le acque lacustri".
Il cianobatterio, detto comunemente alga rossa, è capace di produrre una microcistina cancerogena, non termolabile e tossica per gli esseri umani, per la flora e la fauna del lago. Nelle acque del lago sono inoltre persistenti ed elevati valori di arsenico, altro elemento tossico e cancerogeno secondo la classificazione dell'Agenzia internazionale di ricerca sul cancro.
Secondo l'Isde, "per poter avviare una bonifica e un vero risanamento dell'ecosistema del lago di Vico è necessario contrastare le molteplici cause che verosimilmente ne sono all'origine - precisano gli esperti - Ad esempio, le intense fioriture del cianobatterio, favorite verosimilmente dall'uso ultradecennale di fertilizzanti e fitofarmaci: controllare degli scarichi fognari abusivi o non a norma; fermare le possibili attività illecite condotte all'interno e in prossimità della riserva naturale".