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Ambra Angiolini scioglie il suo 'Nodo' al teatro Ambra Jovinelli di Roma

21 febbraio 2022 | 15.03
LETTURA: 2 minuti

L'attrice romana con Arianna Scommegna, dirette da Serena Sinigaglia, nel dramma di Johanna Adams

Ambra Angiolini al teatro Ambra Jovinelli di Roma con
Ambra Angiolini al teatro Ambra Jovinelli di Roma con "Il nodo"

Ambra all'Ambra: l'attrice romana Ambra Angiolini è impegnata al teatro Ambra Jovinelli di Roma, protagonista con Arianna Scommegna del dramma della scrittrice americana Johanna Adams, 'Il nodo', fino al 27 febbraio per la regia di Serena Sinigaglia. Il lavoro, fondato su un dialogo continuo delle due attrici, mai interrotto in scena, è ambientato in un'aula scolastica e coinvolge temi sociali e psicologici sensibili, dal bullismo all'identità di genere, nonché il triplice rapporto figli-genitori, insegnanti-alunni, genitori-insegnanti.

La vicenda ruota attorno a una convocazione a scuola di una madre, dopo la sospensione decisa dalla preside e dal corpo insegnante del figlio, poi suicidatosi. Un incontro che la scuola dava già come 'naturalmente' cancellato, ma che il genitore si ostina invece a voler sostenere, nella classe di prima media e davanti al banco vuoto, per far emergere le ragioni, il carattere, i pensieri e i sentimenti del figlio che ora non c'è più. Ma, come avverte l'autore, più del 'dove' è importante il 'quando' e soprattutto il perché', sollevando molteplici interrogativi su quali siano le responsabilità educative dei genitori e degli insegnanti, sulle circostanze e le colpe che trasformano un ragazzo in vittima o in carnefice, su cosa possa scatenare una violenza o addirittura un suicidio.

"L'opera 'Il nodo' non è semplicemente un testo teatrale sul bullismo, ma è soprattutto un confronto senza veli sulle ragioni intime che lo generano - spiega Serena Sinigaglia nelle sue note di regia - un testo che osa porsi le domande assolute, come accade nelle tragedie greche, cercando le cause e non gli effetti. Oggi abbiamo le piattaforme digitali per raccontare storie, per denunciare fatti e azioni rilevanti; ma il teatro serve a mettere a nudo, nella sintesi e nell’intensità che lo contraddistinguono, le più profonde contraddizioni umane, le ragioni ultime del suo agire".

(di Enzo Bonaiuto)

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