Lo scorso mese di giugno, le indagini avevano portato all'arresto del promotore finanziario
La Guardia di finanza di Paola ha sequestrato beni per altri duecentomila euro nell'ambito della vicenda dell'ammanco milionario ai danni del Santuario di San Francesco di Paola. Lo scorso mese di giugno, le indagini avevano portato all'arresto del promotore finanziario.
Gli investigatori hanno continuato a monitorare i beni di alcuni personaggi beneficiari delle generose elargizioni, scoprendo come due coniugi, già da diversi anni, avevano organizzato un raggiro al fine di cautelare le loro proprietà da eventuali azioni coercitive.
I due, già indagati e denunciati nell'ambito della stessa indagine, avevano registrato la proprietà di cinque immobili siti in Diamante, modificando i rispettivi luoghi di nascita e generando, in questo modo, due nuovi codici fiscali risultati inesistenti.
I finanzieri hanno però scoperto lo stratagemma, ricostruendo l'effettiva proprietà dei cinque locali, di cui due abitazioni, due magazzini e uno a uso ufficio per un valore catastale che si aggira intorno ai 200mila euro.