"La dichiarazione del presidente degli Usa Donald Trump di voler spostare l'ambasciata americana da Tel Aviv a Gerusalemme è sicuramente pericolosa, per tutto ciò che può implicare relativamente allo 'status' della Città Santa e del suo riconoscimento o meno come capitale dello Stato di Israele". E' quanto sottolinea all'AdnKronos monsignor Pierbattista Pizzaballa, amministratore apostolico di Gerusalemme.
"Vedremo se la dichiarazione si trasformerà in una decisione cui si darà seguito effettivo, oppure se rimarrà agli atti come una dichiarazione di intenti senza conseguenze reali - afferma l'ex Custode di Terra Santa - Ma in ogni caso, non credo che sarà semplice passare dalle parole ai fatti. La questione dello 'status' di Gerusalemme e dei suoi luoghi santi - ricorda, anche a proposito del recente voto all'Unesco - è la questione delle questioni: purtroppo, attorno a Gerusalemme c'è sempre un balletto di posizioni, di dichiarazioni, di accordi e disaccordi, di documenti firmati e poi disattesi o fraintesi. Gerusalemme ha bisogno di una soluzione complessiva e non semplicemente di facili slogan".
Più in generale, monsignor Pizzaballa assicura che "dal punto di vista della vita ordinaria e della sicurezza, la situazione a Gerusalemme è tranquilla. Resta però la tensione politica fra israeliani e palestinesi, che influisce nella vita della città, soprattutto nei varchi di passaggio per i palestinesi. Ma i pellegrinaggi dei cristiani nei luoghi santi sono assolutamente sicuri", ribadisce l'amministratore apostolico di Gerusalemme.
