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Anaao, con attacco a medici e dirigenti si colpisce Ssn

08 aprile 2014 | 16.55
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Anaao, con attacco a medici e dirigenti si colpisce Ssn

Roma, 8 apr. (Adnkronos Salute) - "L'attacco ai medici e ai dirigenti sanitari è un attacco alla sanità pubblica". L'Anaao Assomed commenta così le notizie secondo cui anche i medici e i dirigenti sanitari dipendenti del Ssn sarebbero tra i destinatari del taglio degli stipendi superiori a 70.000 euro che il Governo prepara per i dirigenti pubblici. "Non possiamo stare tranquilli", sottolinea il sindacato che riunirà "i propri organismi dirigenti per decidere le modalità con cui difendere dignità professionale e livelli retributivi dei medici e dirigenti sanitari dipendenti, chiedendo alle altre organizzazioni sindacali di categoria di concordare iniziative unitarie".

"La Commissione europea ha già chiarito - ricorda l'Anaao in una nota - pronunciandosi sul rispetto della direttiva in materia di orario di lavoro e sicurezza delle cure, con la bocciatura di una inverosimile assimilazione della dirigenza sanitaria al management pubblico e privato, la natura atipica della qualifica dirigenziale in sanità, come ben sa chiunque conosca il funzionamento degli ospedali, alla quale manca, tra l’altro, la prerogativa di autodeterminazione di orario ed organizzazione del lavoro". Considerare i dirigenti medici e sanitari, dunque, "alla stregua dei manager delle società pubbliche o di altri settori di dirigenza del pubblico impiego di tipo amministrativo, senza tenere conto delle loro specificità e della quantità e qualità di un lavoro che non è 'un mestiere normale' se svolto in un settore di particolare rilevanza per i cittadini, è segno di pregiudizio ideologico".

Per l'Anaao, "chi ritiene che in tempi di crisi non possiamo permetterci un Servizio sanitario pubblico ci spieghi come possiamo permetterci costosissime armi da guerra senza avere dichiarato guerra a nessuno. E come sia possibile garantire gli attuali risultati di salute in un confronto internazionale impietoso per i nostri livelli di spesa pro capite e in rapporto al Pil. Altro che cambiare verso. Siamo a rifare il verso ai Governi precedenti con un attacco a chi lavora in nome e per conto dello Stato ed ha la colpa di pagare le tasse prima ancora di ricevere lo stipendio avendo in cambio una aliquota fiscale ad personam".

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