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Ancelotti esonerato, 18 mesi tra poche luci e tante ombre

11 dicembre 2019 | 12.19
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Il bilancio del tecnico emiliano sulla panchina del Napoli: pochi rimpianti in Champions, alti e bassi in campionato

Foto Fotogramma - FOTOGRAMMA
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Era arrivato a Napoli sognando in grande, se ne va dopo circa un anno e mezzo con zero titoli all'attivo. L'avventura di Carlo Ancelotti all'ombra del Vesuvio era iniziata con grandi aspettative ma si conclude senza fuochi d'artificio, se non quelli accesi dall'annuncio del suo esonero da parte del club partenopeo.

Per paradosso o per uno strano scherzo del destino la sua esperienza da allenatore del Napoli è arrivata al capolinea subito dopo la goleada contro il Genk e il passaggio del turno in Champions League. Ma tra competizioni italiane ed europee il bilancio sulla panchina azzurra per il 60enne tecnico di Reggiolo non può essere considerato positivo. La fortuna non è stata dalla sua parte nella scorsa edizione della Champions, dove il Napoli si è ritrovato in un girone di ferro con Liverpool e Psg e ha visto sfumare la qualificazione agli ottavi solo allo scadere del match contro i Reds (resta nella memoria dei tifosi il miracolo di Alisson su Milik).

Ma in Europa League era lecito aspettarsi qualcosa di più nella doppia sfida dei quarti contro l'Arsenal, poi sconfitto in finale dal Chelsea del suo predecessore Maurizio Sarri. E anche in Italia il cammino del suo Napoli è stato tra luci e ombre. Lo scorso anno in Coppa Italia gli azzurri si sono fermati ai quarti di finale contro il Milan del suo pupillo Rino Gattuso, ora scelto come suo sostituto. Anche in campionato, lo scudetto resta un miraggio. Nella stagione 2018/2019 il Napoli si conferma saldamente al secondo posto alle spalle della Juventus ma quest'anno, nonostante l'ottimismo della pre-season, la situazione precipita. Dopo quattro vittorie e due sconfitte nelle prime sei gare, Ancelotti centra un solo un successo nelle successive nove partite.

E il feeling iniziale con Aurelio De Laurentiis, tra foto in stile '007' e partite a carte, è ormai un lontano ricordo. Il ritiro ordinato dalla società dopo il k.o. contro la Roma trova in disaccordo il tecnico e la decisione di continuarlo dopo il match europeo con il Salisburgo porta i giocatori all'ammutinamento. I pareggi contro Genoa e Milan seguiti dalla sconfitta contro il Bologna non aiutano a rasserenare il clima. L'avventura di Ancelotti con il Napoli in campionato si chiude con un altro pareggio con l'Udinese e un distacco dalla vetta della classifica di ben 17 punti.

Per l'allenatore che portò il Milan sul tetto del mondo vincendo due Champions League, due Supercoppe europee, un Mondiale per club, uno scudetto, una coppa Italia e una supercoppa italiana, il flop di Napoli arriva dopo l'esperienza non troppo esaltante con il Bayern Monaco in Germania, dove non è riuscito ad andare oltre un titolo conquistato in Bundesliga dove i bavaresi già dominavano con Guardiola. Ora Ancelotti fa di nuovo le valige e si prepara per un'altra sfida, probabilmente di nuovo all'estero. Tutte le strade, almeno per ora, portano in Inghilterra: destinazione Arsenal.

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