Anche quest’anno il Wwf è presente con una delegazione alla conferenza Our Ocean, che si è aperta oggi a Malta, con l'obiettivo di spronare governi e aziende a prendere impegni sfidanti sul mare, ma anche per assicurare la loro effettiva implementazione, continuando a sottolineare la necessità di un processo chiaro e trasparente per il raggiungimento dell’obbiettivo di sviluppo sostenibile n.14 sugli oceani.
Alla conferenza, l'associazione ambientalista porta richieste specifiche su sei ambiti: clima, comunità, habitat, gestione, sostenibilità, stop plastica. Sul fronte clima, il Wwf chiede di incoraggiare una maggiore riduzione delle emissioni di gas a effetto serra, in linea con l'accordo di Parigi, per ridurre i potenziali impatti sugli ecosistemi marini vulnerabili, tra cui barriere coralline, regioni polari e zone costiere sottoposte al processo di acidificazione, riscaldamento e aumento del livello del mare.
Per quanto riguarda le comunità, si chiede di garantire l'efficace coinvolgimento delle comunità costiere, delle donne, delle popolazioni locali, delle giovani generazioni e di tutte le parti interessate nella progettazione e protezione delle risorse condivise.
Habitat: qui la richiesta del Wwf è di aumentare la resilienza costiera proteggendo gli habitat critici per la pesca, le risorse turistiche locali e garantire la protezione costiera (“disaster insurance”) a sostegno delle comunità locali, della sicurezza alimentare e dei mezzi di sussistenza, con l'obiettivo di conservare almeno il 30% degli habitat critici (in particolare le piccole attività di pesca nelle zone costiere) e la biodiversità.
L'associazione ambientalista chiede poi un'efficace gestione basata sugli ecosistemi delle attività di pesca per offrire mari sani e comunità resilienti, ad esempio, migliorando la selettività della pesca ed eliminare i metodi di pesca distruttivi su specie vulnerabili; migliorare il monitoraggio, controllo e applicazione per ridurre la pesca illegale e garantire la sostenibilità della pesca.
Sul fronte della sostenibilità la richiesta è di adottare un accordo globale efficace per vietare i sussidi perversi alla pesca. Infine, stop alla plastica: ridurre la produzione e l'uso di materie plastiche e microplastiche e garantire riciclaggio e impianti di riciclo dei rifiuti per garantire che le materie plastiche e le microplastiche non finiscano in mare.
L'associazione ambientalista è presente a fianco di vari partner aziendali che dichiareranno il loro impegni sui temi della pesca sostenibile, dell’inquinamento, del turismo e dell’economia blu sostenibile. Wwf ospiterà anche due appuntamenti sul tema della lotta alla pesca illegale e sulla pubblicazione del report “Rilanciare l’economia del Mediterraneo: azioni per un futuro sostenibile”.