La banca centrale ha deciso di tagliare il pronti contro termine a -0,10% e di non rialzarlo finché l'inflazione non tornerà vicina al 2%. L'istituto comprerà titoli di Stato per 10 mld di corone, pronta a fare di più, se necessario, con breve preavviso.
Anche la Svezia dichiara guerra alla deflazione, dopo la decisione della Bce di lanciare l'allentamento quantitativo o Qe a partire dal mese prossimo. La banca centrale svedese ha tagliato il tasso d'interesse chiave, a sorpresa, portandolo in negativo e ha lanciato un programma di acquisto di titoli di Stato, citando rischi per l'inflazione provenienti da un contesto estero incerto. La banca ha anche promesso che se necessario è pronta a fare di più, con breve preavviso.
Il comitato esecutivo della Riksbank ha deciso di tagliare il tasso pronti contro termine di dieci punti base allo -0,10%. In precedenza, la banca aveva abbassato il tasso di un quarto di punto a zero, nello scorso ottobre.
Essendo il tasso vicino al suo limite minimo, la Riksbank ha deciso di comprare titoli di Stato, per avere una politica monetaria ulteriormente espansiva. La banca comprerà "presto" titoli pubblici per 10 mld di corone svedesi, con scadenze comprese da 1 a 5 anni.
La Riksbank ha anche detto che le ultime misure e la prontezza a fare di più con breve preavviso mirano a salvaguardare l'obiettivo di inflazione come ancoraggio nominale per la formazione dei prezzi e dei salari.
I banchieri centrali prevedono che il tasso pronti contro termine rimanga a -0,10% finché l'inflazione non sarà vicina al 2%. La banca non considera appropriato elevare il tasso fino alla seconda metà del 2016.
