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Ancona: commerciante sgozzato, condannati vicini di casa

12 marzo 2014 | 09.05
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Tutti condannati i tre imputati dell'omicidio di Luigi Taurino, 35 anni, commerciante, sgozzato il 21 ottobre 2011 vicino casa a Ripe di Senigallia (Ancona). La Corte d'assise, come riporta il quotidiano Corriere Adriatico, ha condannato Suela Arifaj, 25 anni, albanese, il fratello Myrteza, 37 anni, e Marku Jetmir, 26 anni, anche lui albanese, che dovranno scontare rispettivamente 21, 23 e 22 anni di reclusione per omicidio premeditato. I tre sono stati condannati anche al pagamento di un risarcimento danni a favore delle parti civili, da liquidarsi in separata sede con una provvisionale di 320 mila euro complessivi.

Secondo la procura il delitto venne pianificato: Suela, ritenuta dall'accusa la mandante del delitto del vicino di casa per vendicare presunte avances di tipo sessuale, sapeva che, raccontando al fratello della presunta violenza, lui avrebbe ucciso Taurino. Proprio la vendetta per le presunte molestie subite dalla sorella, secondo il pm, sarebbe stata alla base del delitto: i due sarebbero arrivati dall'Albania col preciso scopo di dare una lezione al commerciante, sfociata poi nel delitto.

La difesa si è opposta a questa ricostruzione. Gli avvocati Mario e Alessandro Scaloni, difensori di Myrteza, hanno ribadito che l'albanese non voleva uccidere. Agì per sfregiare, hanno sottolineato i legali, ma il fendente toccò un punto vitale e Taurino morì. Per la difesa si e' trattato di un omicidio preterintenzionale. Anche le ferite, non profonde, secondo l'avvocato, dimostrerebbero l'assenza di una volontà di colpire a morte.

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