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Musica: Andrea Bocelli, domani esce in tutto il mondo la sua 'Aida'

21 luglio 2016 | 13.48
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Musica: Andrea Bocelli, domani esce in tutto il mondo la sua 'Aida'

L’affascinante capolavoro di Verdi, “Aida”, è l’ultima release operistica di Andrea Bocelli per la Decca, in uscita in tutto il mondo domani, 22 luglio. La passione e l’impegno che il tenore ha posto in questa opera traspare in tutta la sua registrazione, realizzata all’Opera di Firenze con un cast d’eccezione che vede il Maestro Zubin Mehta alla direzione del Coro e dell’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino.

Andrea Bocelli veste i panni di Radamès, comandante militare egiziano costretto a scegliere tra la fedeltà al suo re ed il proprio amore per Aida, la principessa nubiana catturata. Il ruolo di Aida è affidato al giovane soprano americano Kristin Lewis, più volte acclamata interprete di eroine verdiane.

L’intenso intreccio di voci tra Bocelli e Lewis sottolinea il dramma, il pathos e le complessità psicologiche di questa composizione di Verdi. A loro si unisce un cast eccellente di interpreti “verdiani” italiani tra cui Veronica Simeoni (Amneris); Giorgio Giuseppini (il re d'Egitto); Ambrogio Maestri (Amonasro, padre di Aida e il re d'Etiopia, secondo la prestigiosa rivista Gramophone “risposta italiana a Bryn Terfel”), e Carlo Colombara (il sommo sacerdote Ramfis).

Alla popolarità di Aida hanno certamente contribuito pagine fastose come la ‘Marcia Trionfale’ o romanze quali la celeberrima ‘Celeste Aida’; il suo successo non risiede però nella “facilità” del linguaggio musicale, quanto nell’elevatissima tensione drammatica che lo innerva.

L’opera è stata eseguita oltre 1.100 volte al Metropolitan Opera di New York fin dalla sua prima rappresentazione lì nel 1886, e ottiene innumerevoli repliche ogni anno in tutto il mondo.

“Aida”, infatti, è una delle opere più amate ed eseguite nei teatri di tutto il mondo. Fu commissionata a Giuseppe Verdi dal viceré egiziano Ismail Pascià (il quale voleva dare ai propri sudditi una “opera nazionale”), per l'inaugurazione del canale di Suez, ma soprattutto per l'apertura del nuovo teatro dell'opera del Cairo (le date sono pressoché coincidenti). L’opera, tuttavia, andò in scena con un anno di ritardo, alla vigilia di Natale del 1871, in quanto gli scenari ed i costumi sarebbe dovuti giungere da Parigi, ma la capitale francese era al tempo isolata a causa dell’assedio dei prussiani.

La trama di “Aida”, concepita dall'egittologo Mariette Bey, piacque al Kedivè d'Egitto e fu in seguito proposta a Verdi come possibile soggetto d'opera, attraverso il librettista Camille Du Locle.

All’interno dei suoi quattro atti, si ritrovano trionfi, balli, sfilate di schiavi, grandi scene dove s’animano eserciti pronti alla guerra e persino (talvolta) cavalli ed elefanti, e poi tradimenti per amore, danze propiziatorie e tanto altro ancora. Insomma, un grande spettacolo, fastosissimo (non a caso, a riguardo, si parla di prospettiva italiana del Grand-Opéra francese), ma anche un'opera densa di novità e di sostanza musicale, parto d’un musicista ormai pervenuto alla sua piena maturità.

Con “Aida”, Verdi dimostrò di essere capace di una portentosa varietà di affondi, passando dalle grandiose scene di insieme ai singoli personaggi, dalle passioni collettive al dramma intimo.

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