Niente sbavature nelle sue immagini, nessuna iperbole o ridondanza nella composizione formale, ma l'attenzione giusta, discreta verso il travaglio della donna, il pianto del neonato che viene finalmente alla luce e l'ansia e la gioia della paternità. L'evento nascita è al centro della mostra-racconto fotografico '#animaostetrica' di Luigi Scaringello, con le riflessioni di Maurizio Gnazzi, organizzato dall'Associazione Culturale Artiemiele nell'ex Palazzo delle Poste di Bari.
I gesti importanti dell'ostetrica ritratta nella sua centralità sia durante il parto, sia nella fase precedente e successiva; il suo rapporto empatico con la mamma. Quel raggio di luce che filtra da una finestra a illuminare la sua mano mentre accompagna la nascita. Il racconto fotografico '#animaostetrica' è arricchito da alcune considerazioni di Maurizio Gnazzi, ostetrico da più di 20 anni e attualmente coordinatore ostetrico della Clinica Mater Dei di Bari. L'obiettivo è quello di ridare centralità al rapporto mamma-ostetrica e di evidenziare come il parto debba essere riportato alla sua naturale scansione di rapporti umani/tempi/ambiente in modo da ridurre al massimo l'invasività della tecnologia.
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