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Anno d'oro per i funghi, la pioggia d'estate riempie i canestri con un mese d'anticipo

03 settembre 2014 | 15.40
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Le previsioni sono per un raccolto superiore a quello delle annate normali con 30mila tonnellate tra porcini, finferli, trombette, chiodini e le altre numerose specialità note agli appassionati. Coldiretti: "Stagione eccezionale"

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Tra piogge, allagamenti e temporali, l'estate 2014 per molti è da dimenticare. Ma non per tutti. La riscossa arriva nei boschi, dove la stagione della raccolta dei funghi è iniziata, proprio grazie alle abbondanti precipitazioni, anche con un mese di anticipo. ''Due mesi da record per piovosità - precisa Coldiretti Veneto - hanno favorito un boom fuori stagione per i funghi, anticipando la raccolta di trenta giorni rispetto al normale andamento climatico''.

Nel Cadore in particolare è stata addirittura registrata già a fine luglio la presenza di chiodini, varietà prettamente autunnale, la cui crescita rigogliosa richiede come condizioni ottimali terreni umidi senza piogge torrenziali e una buona dose di sole e 18-20 gradi di temperatura. E sono tornati a spuntare i porcini, varietà che si dava quasi per scomparsa.

''L'attività di ricerca - continua la Coldiretti, evidenziando le regole della raccolta - non ha solo una natura hobbistica che coinvolge moltissimi vacanzieri: svolge anche una funzione economica a sostegno delle aree interne boschive, dove rappresenta un'importante integrazione di reddito per migliaia di professionisti impegnati a rifornire negozi e ristoranti di prodotti tipici locali, con effetti positivi sugli afflussi turistici''. Le previsioni sono per un raccolto superiore a quello delle annate normali in cui si stima che negli oltre 10 milioni di ettari di bosco che - riferisce la Coldiretti - coprono un terzo dell'Italia si realizzi una produzione di circa 30mila tonnellate tra porcini, finferli, trombette, chiodini e le altre numerose specialità note agli appassionati.

E' necessario tuttavia evitare le improvvisazioni e seguire alcune importanti regole che - sottolinea la Coldiretti - vanno dal rispetto di norme e vincoli specifici presenti nei diversi territori, alla raccolta solo di funghi di cui si sia sicuri e non fidarsi assolutamente dei detti e dei luoghi comuni, ma anche rivolgersi sempre, in caso di incertezza, per controlli ai Comuni o alle Unioni micologiche e utilizzare cestini di vimini ed evitare le buste di plastica.

E le buone prospettive per la raccolta di funghi sostengono la crescita del turismo ecologico nelle aree verdi che ha raggiunto in Italia il record storico a 12 miliardi nel 2013 con un progressivo aumento del fatturato ma anche delle presenze negli anni della crisi, in controtendenza rispetto alle vacanze tradizionali. Una tendenza che - continua la Coldiretti - interessa anche le aziende agrituristiche il cui numero negli ultimi dieci anni è aumentato del 57 per cento e ha raggiunto la cifra record di 20474, il più alto di sempre.

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