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Roma

Anziana morta dopo rapina a Montesacro, 5 fermi

13 maggio 2019 | 11.06
LETTURA: 4 minuti

La donna, di 90 anni, è stata aggredita alle spalle mentre chiedeva aiuto. Salvini: "Vanno espulsi"

Immagini di repertorio (Fotogramma/Ipa)
Immagini di repertorio (Fotogramma/Ipa)

E' stata aggredita alle spalle da uno dei cinque malviventi Anna Tomasino l'anziana morta in seguito alla rapina messa a segno nella sua abitazione una settimana fa. Secondo le prime ammissioni rese ai carabinieri, la sera del 5 maggio scorso, i cinque, fermati oggi, avevano raggiunto via Pizzo Bernini per commettere il furto all'interno dell'abitazione della novantenne, al secondo piano dello stabile. Dopo aver infranto il vetro di una finestra e aver fatto irruzione, hanno sorpreso l'anziana, che nel frattempo, accortasi di quanto stava accadendo, era riuscita ad allertare una vicina di casa telefonandole. In quel frangente uno dei malviventi, nel tentativo di bloccare la richiesta d'aiuto della donna, l'avrebbe aggredita da dietro tramortendola. Tuttavia, come emerso dai primi accertamenti svolti dalla polizia, le urla d'aiuto dell'anziana avevano attirato l'attenzione di alcuni vicini che avevano notato due soggetti scappare dall'abitazione della donna e dileguarsi a bordo di un'auto station wagon di colore grigio. Nel corso delle operazioni, i carabinieri e la polizia hanno recuperato e sequestrato l'auto, trovata nella disponibilità di un bosniaco del campo di via Salviati.

I 5 fermati, ritenuti responsabili della rapina pluriaggravata in concorso e dell'omicidio della 90enne, sono 5 rom, quattro di origine serba e uno di origine bosniaca, di età compresa tra i 20 e 42 anni, i fermati. La svolta alle indagini, che ha permesso di risalire alla identità dei soggetti, è arrivata quando uno dei componenti del gruppo ha manifestato la volontà di costituirsi, presentandosi presso la stazione carabinieri di Cinecittà. I primi elementi raccolti hanno consentito di risalire ai suoi complici che nel frattempo, in fuga, si erano allontanati dalla Capitale. Le indagini hanno consentito ai carabinieri, nel giro di poche ore, di rintracciare tutti i componenti della banda: uno di loro è stato rintracciato presso il campo nomadi di via Salviati, un altro nei pressi della stazione ferroviaria di Pomezia-Santa Palomba e un terzo in provincia di Torino, quest'ultimo rintracciato grazie alla collaborazione fornita dai carabinieri della Compagnia di Moncalieri.

Le indagini svolte su un quinto componente della banda, di nazionalità serba, hanno consentito di verificare che, nella mattinata di domenica, era stato arrestato dalla Polizia di Frontiera di Ventimiglia perché ad un controllo era risultato irregolare nel territorio nazionale, nel quale aveva fatto rientro dopo essere stato espulso. Gli arrestati sono stati trasferiti presso le case circondariali dei luoghi in cui è avvenuta la cattura, in attesa dell'interrogatorio di convalida.

''Grazie alle forze dell'ordine e agli inquirenti - dichiara il ministro dell'Interno Matteo Salvini - Questi vermi meritano pene esemplari e galera certa. I campi rom si confermano una attrazione per i delinquenti: lavoriamo per chiuderli''. "Sono stati beccati i cinque rom, stranieri guarda caso - continua il vicepremier in piazza a Lumezzane, nel bresciano - e contiamo di poterli espellere nell'arco di poco tempo". "Di questa gente in Italia ne abbiamo le scatola piene, abbiamo bisogno di gente che ha voglia di lavorare", conclude Salvini.

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