I teppisti, molti dei quali minorenni, nelle notti di fine estate e inizio autunno avevano messo a segno diversi episodi di vandalismo e danneggiamenti in strada e ai danni di negozi
Finite le 'bravate' per una banda di 'bulli' aostani. I Carabinieri, al termine di una lunga attività d’indagine, hanno denunciato alle procure di Aosta e Torino 13 ragazzi, molti dei quali minorenni, che nelle notti di fine estate e inizio autunno avevano messo a segno diversi episodi di vandalismo e danneggiamenti in strada e ai danni di negozi del centro storico per poi filmare le loro 'imprese' con gli smartphone.
L'ultimo episodio quando il 'branco' ha cercato di scassinare un negozio in pieno centro storico, vicino alla Porta Pretoria, con l’uso di una sorta di fiamma ossidrica collegata a una bomboletta da campeggio. Un giornalista locale che ha notato la scena da una finestra ha fotografato e filmato tutta la scena, senza però chiamare il 112.
Una pattuglia dei carabinieri in servizio di perlustrazione di passaggio sulla strada ha però notato i teppisti. I ragazzi, avvertiti dai “pali”, hanno nascosto la fiamma ossidrica in un vaso si sono messi a chiacchierare facendo finta di nulla, mentre il testimone, ancora nascosto al buio dietro la finestra, continuava a riprendere la scena senza allertare i militari. Quando i carabinieri, dopo averli identificati, si sono allontanati, i ragazzi hanno ricominciato a forzare la saracinesca con la fiamma ossidrica (sempre sotto l’occhio del testimone) senza però riuscirci completamente.
Il giorno dopo, il negoziante, venuto in possesso del video del tentativo di furto nel suo negozio, si è lamentato con un secondo giornalista dell’inerzia dei carabinieri. Solo a questo punto, il testimone, dopo aver sentito il racconto e visto le foto, si è rivolto ai carabinieri.
Sebbene il commerciante, convocato in caserma, non abbia voluto sporgere denuncia nei confronti del ragazzi, nel corso delle perquisizioni domiciliari scattate nei confronti degli indagati sono stati sequestrati gli arnesi da scasso (fiamma ossidrica compresa) e i telefoni cellulari con le foto delle loro “imprese” della banda. I 13 sono stati tutti denunciati a vario titolo per danneggiamento, disturbo delle occupazioni o del riposo delle persone, tentato furto aggravato e concorso aggravato.