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Papa: appello associazioni, a Strasburgo denunci violazioni diritti umani

11 novembre 2014 | 15.33
LETTURA: 4 minuti

Nessuno tocchi Caino, il 25 novembre richiami la Ue su situazioni giustizia e carceri. Amnesty, condanni discriminazioni ai rom, priorità a persone prima che a frontiere. Antigone, servono risorse per Corte diritti umani e Comitato prevenzione tortura

Papa Francesco (Infophoto)
Papa Francesco (Infophoto)

Nel cuore politico dell'Europa, la voce di Francesco si levi forte in difesa dei diritti umani. E' l'appello che alcune organizzazioni per i diritti umani rivolgono al Papa, in vista della sua visita all'Europarlamento, il prossimo 25 novembre. Bergoglio terrà un discorso al Parlamento europeo, e sarà poi presente a una sessione solenne del Consiglio d'Europa, dove indirizzerà un altro messaggio.

''La traccia sono i diritti umani -dice all'Adnkronos Sergio D'Elia, segretario di Nessuno tocchi Caino- lui ha svegliato le coscienze su questi temi. Non ho dubbi che porrà al centro del suo messaggio il richiamo alla situazione della giustizia e delle carceri nel mondo. Auspico che Francesco affronti in una dimensione il sovraffollamento e le condizioni di tortura della carceri europee e in particolare quelle italiane, pluricondannate dalla giustizia europea''.

''Francesco richiami gli Stati dell'Ue ai loro obblighi di rispetto della Convenzione europea sui diritti umani'', rimarca D'Elia.

Antigone, risorse per Corte diritti umani e Comitato prevenzione tortura

''La visita di Papa Francesco all'Europarlamento è l'occasione giusta per lanciare un monito agli Stati Ue: facciano funzionare gli organismi del consiglio d'Europa, in primo luogo la Corte europea per i diritti umani e il Comitato europeo per la prevenzione della tortura'', spiega all'Adnkronos Patrizio Gonnella, presidente di Antigone, l'associazione che da oltre 30 anni si occupa di monitorare il sistema penale e penitenziari.

''Realtà, queste -sottolinea Gonnella- che più di tutti si occupano di diritti umani e li promuovono nello spazio europeo. Non bastano le parole: per farli funzionare nel modo più efficace possibile servono uomini e risorse. Papa Bergoglio dica agli Stati di rispettare le sentenze della Corte di giustizia e i rapporti del Comitato di Strasburgo, che spesso denunciano violazioni di diritti mentre i governanti fanno orecchie da mercanti''.

''Le parole forti di Francesco -conclude il presidente di Antigone- possono dare ancora più forza a questi organismi, perché la tortura sia bandita dalle leggi (in Italia purtroppo ancora nel codice penale non è ancora contemplato il delitto di tortura) ma soprattutto nelle pratiche degli Stati''.

Amnesty, condanni discriminazioni ai rom, priorità a persone prima che a frontiere

''In occasione del 25 esimo anniversario della caduta del Muro di Berlino, il Papa ha detto 'Servono ponti e non muri'. Nella sua visita a Strasburgo, attendiamo un appello di Francesco all'Europa perché dia priorità alle persone e poi alle frontiere, al soccorso in mare di migranti e rifugiati prima che ai controlli di sicurezza'', dice all'Adnkronos Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International Italia.

''Se arrivasse un monito a favore della protezione di migranti e rifugiati, per noi sarebbe un dono -prosegue Noury- sono certo che all'attenzione del Pontefice ci siano anche 'dossier' sulle discriminazioni in atto in Europa, come avviene per i rom. Deve essere sottolineata la necessità di piena uguaglianza al'interno degli Stati europei''.

Ma ''il 25 novembre -fa notare Amnesty- è anche la Giornata internazionale per la eliminazione di ogni forma di violenza contro le donne. In quella data, da Strasburgo, il Papa può chiedere che in Europa ci siano misure di prevenzione della violenza e protezione delle donne, tenuto conto che il Consiglio d'Europa ha uno strumento fondamentale nella Convenzione di Instanbul che prevede prevenzione, protezione e punizione. Molti Stati -conclude Noury- stanno puntando sulle punizioni, mancano le prime due 'p'. Se il tema venisse affrontato, sarebbe un altro colpo a favore dei diritti umani''.

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