Rami Hamdallah: "Serve intervento immediato per obbligare Israele a fermare la sua sanguinosa escalation militare e le continue aggressioni da parte dei coloni contro i nostri cittadini".
La comunità internazionale "deve intervenire immediatamente per obbligare Israele a fermare la sua sanguinosa escalation militare e le continue aggressioni da parte dei coloni contro i nostri cittadini". E' quanto ha dichiarato il premier del governo di unità nazionale palestinese, Rami Hamdallah, sottolineando che "la leadership palestinese è decisa a chiedere all'Onu di fornire protezione internazionale alla popolazione palestinese".
Hamdallah, che ha incontrato alcuni ambasciatori e consoli di paesi stranieri presso la sede della presidenza del Consiglio dei ministri, ha illustrato gli ultimi sviluppi politici e le recenti violazioni israeliane ispirate a una "politica della tortura collettiva che ha portato alla morte di 25 palestinesi e all'arresto di 830 cittadini, tra cui deputati del Consiglio legislativo, nel corso delle ultime tre settimane".
Hamdallah ha chiesto ai diplomatici stranieri di "esortare i loro Paesi a fare pressioni su Israele perché rinunci all'applicazione di sanzioni economiche contro il governo palestinese", ricordando che lo Stato ebraico "ha sottratto altri 50 milioni di shekel dagli introiti delle tasse, cosicché la somma mensile sottratta ha ormai raggiunto i 165 milioni di shekel", pari a circa 35,5 milioni di euro.
