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Appendice sintomi: quando è il caso di rivolgervi al medico?

06 dicembre 2021 | 09.21
LETTURA: 4 minuti

Appendice sintomi: quando è il caso di rivolgervi al medico?

Milano, 6 dicembre 2021 - L’appendice può infiammarsi: anche se le cause non sono ancora del tutto chiare è importante tenere sempre presente che un dolore acuto non va mai sottovalutato. Leggendo questo articolo scoprirete i sintomi principali dell’appendicite e tutti i segnali da non sottovalutare.

Quali sono i principali sintomi dell’appendice infiammata?

Un paziente arriva dal proprio medico o al pronto soccorso lamentando un dolore alla parte inferiore dell’addome. Si tratta di un dolore intenso e continuo, molto forte, quasi insopportabile. A quel punto l’ipotesi che possa avere un’appendice infiammata è molto alta ma per fare una diagnosi precisa il medico richiederà altri esami. A volte il dolore è più esteso e tende a raggiungere il rene o la coscia, sempre nella parte destra del corpo. Altre volte al forte dolore sopraggiungono dei sintomi differenti, una forte nausea che può sfociare anche nel vomito e un malessere generale e non meglio classificabile. Solo esami approfonditi potranno far sì che il medico distingua un dolore intestinale ad esempio una forte indigestione, da un dolore mestruale, causato da dolore alle ovaie e da una appendicite. Nel caso la vostra appendice dopo un esame ecografico e un esame del sangue risulti molto infiammata il medico potrebbe ritenere necessario intervenire chirurgicamente.

Perché l’appendice si infiamma: come si verifica la presenza di un’appendicite

Secondo diversi studi medici, le cause per cui un’appendice si infiamma improvvisamente possono essere molto varie e non sono completamente conosciute. Quando avvertite però un dolore intenso nella parte inferiore dell’addome, localizzato dal lato destro, è bene che prestiate attenzione. Naturalmente potrebbe trattarsi di un problema intestinale, magari avete mangiato qualcosa che ha creato un’alterazione della flora batterica infiammando l’intestino oppure, può trattarsi di problemi legati al ciclo femminile: su www.alfemminile.com/ ad esempio tante donne raccontano di aver spesso confuso i dolori mestruali con un’appendicite. Per fortuna, grazie alle strumentazioni diagnostiche di cui oggi dispongono le strutture ospedaliere, diagnosticare un’appendicite è semplice: un’ecografia e un esame del sangue potranno rapidamente evidenziare se c’è un’infiammazione dell’appendice in atto. Il medico potrà in questo modo prescrivervi la terapia più adatta o nel caso sia necessario intervenire chirurgicamente potrà programmare insieme a voi l’intervento.

La differenza tra appendicite cronica e acuta

In alcuni casi il vostro dolore può presentarsi in forma meno acuta ma decisamente più ricorrente. Il dolore all’addome, dal lato destro e in basso, si ripresenta intenso ma di breve durata periodicamente. Spesso lo specialista evita di ricorrere alla chirurgia nel caso presentiate una forma di appendicite cronica. In quel caso, dovrete però evitare che gli episodi di dolore diventino più forti e frequenti. Solitamente è d’aiuto una buona alimentazione, un integratore a base di fermenti lattici che ristabilisce il normale equilibrio della flora intestinale e in alcuni casi anche una terapia antibiotica, naturalmente prescritta dal vostro medico.

Nel caso però che si tratti di una forma acuta, non disperate: oggi l’intervento di appendicectomia è davvero minimamente invasivo e può essere eseguito anche in laparoscopia. Questa tecnica rappresenta oggi il gold standard per questa tipologia di intervento chirurgico perché riduce i tempi di degenza e anche i segni post intervento. Al posto di una piccola cicatrice, dopo l’intervento solo i tre buchini della laparoscopia. Questa innovativa metodologia ha poi anche un altro vantaggio, consente l’ispezione ecografica dell’addome e permette quindi di valutare in maniera impeccabile e in tempo reale le condizioni dell’appendice prima di rimuoverla.

Appendicite cronica: come tenerla sotto controllo

Il medico potrebbe prescrivervi un’adeguata terapia farmacologica, solitamente con cicli di antibiotici. Sicuramente però è molto importante prestare grande attenzione anche all’alimentazione evitando una serie di alimenti che possono contribuire a causare infiammazioni all’appendice. In particolare vanno evitati insaccati e carni rosse grasse, formaggi molto grassi, alimenti industriali precotti, bibite gassate e zuccherate e alcolici. Probabilmente lo specialista vi consiglierà anche degli integratori specifici a base di fermenti lattici. Una sana alimentazione è sicuramente la scelta giusta per il benessere del vostro intestino, tuttavia il problema potrebbe ugualmente ripresentarsi. In quel caso naturalmente sarà bene concordare con lo specialista la migliore strategia di intervento.

Appendicite sintomi: quando l’infiammazione degenera in peritonite

Un’infiammazione all’appendicite trascurare può degenerare in un’infiammazione profonda dell’intero addome. I sintomi per riconoscere che è in corso una peritonite sono un dolore intenso di tipo trafittivo sia locale che diffuso che costringe il paziente ad assumere una posizione fetale, un notevole aumento della contrazione addominale e del tono muscolare, febbre superiore a 38°, vomito intenso e nausea. La peritonite richiede un intervento immediato, per cui in caso di questa tipologia di sintomi è meglio rivolgervi subito al Pronto Soccorso più vicino. Solitamente si rivela indispensabile l’intervento chirurgico associato a una potente terapia antibiotica.

Se soffrite di dolore cronico o acuto al basso ventre, chiedete sempre un parere al vostro medico. Meglio un controllo in più che sottovalutare un’infiammazione in atto! Per approfondire questa tematica e scoprire anche altre sintomatologie che spesso sono legate all’appendicite acuta e che non sempre sono facili da identificare potete leggere questo articolo su appendicite sintomi ricco di informazioni utili.

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