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Solidarietà

Arriva l'app contro la solitudine

22 novembre 2018 | 12.05
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(Fotolia)
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Offrire un caffè o un po' del proprio tempo per fare una chiacchierata, uscire insieme per una passeggiata. Basta poco per sentirsi meno soli e creare una rete di solidarietà tra vicini di casa o abitanti dello stesso quartiere. Ma se i ritmi della vita moderna non facilitano le chiacchiere da pianerottolo, ad aiutarci c'è la tecnologia.

Ci ha pensato Nextdoor, la prima e più utilizzata app per vicini di casa da poco arrivata in Italia, che lancia l'iniziativa “La mia porta è aperta” con cui invita gli utenti ad aprire le porte delle loro case. L’obiettivo è di coinvolgere i vicini di casa nell’offrire supporto a chi soffre di solitudine nel quartiere con azioni semplici e utili durante il periodo invernale.

Un sondaggio svolto tra i membri italiani di Nextdoor rivela che il 60% si è sentito solo almeno una volta e che il 42% si sente meno sociale, talvolta persino triste, durante l’inverno. Al 57% dei membri piacerebbe trascorrere più tempo con i propri vicini durante l’inverno e il 73% vorrebbe aiutare, o già lo sta facendo, i vicini che si sentono soli. Il 62% dedicherebbe loro almeno 1 ora alla settimana e un membro su due sarebbe felice di invitare a casa propria per pranzo o cena un vicino che è solo a Natale.

L’iniziativa ha già ottenuto un grande successo: tantissimi membri hanno condiviso post, palesando la propria disponibilità e in poco più di una settimana sono state messe in campo centinaia di interazioni positive tra vicini di casa.

“Il numero di risposte positive che abbiamo ricevuto dai membri italiani che hanno accolto l’iniziativa di aprire la propria porta ad altri vicini è impressionante - spiega Amedeo Galano, Head of Community di Nextdoor per l’Italia - Già dalle prime settimane dal lancio di Nextdoor, vicini di casa hanno cominciato a usare l’app quotidianamente per dare consigli e chiedere raccomandazioni. Siamo felici di vedere questo grande livello di partecipazione. Mi impressionano l’impegno e la dedizione nel partecipare a iniziative concrete per rendere la comunità locale un posto migliore in cui vivere”.

“Spesso ci si preoccupa di disturbare gli altri e conseguentemente non si chiede aiuto, ma la verità è che si resterebbe davvero sorpresi di sapere quante persone sono disposte a dare una mano condividendo un po’ del proprio tempo”, aggiunge Galano.

Come partecipare? Chi vuole tendere una mano ai propri vicini, può iscriversi a Nextdoor ed esprimere il desiderio di aiutarli condividendo il post dell’iniziativa su Nextdoor, in modo da spargere la voce; scaricare, stampare e appendere i poster dell’iniziativa nel condominio, al bar o nei negozi di quartiere. Tute le informazioni si trovano sul blog di Nextdoor “La mia porta è aperta”. Ma è bene ricordare che a volte basta davvero poco, iniziando dai piccoli gesti come salutare e scambiare qualche parola con i vicini o condividere il cibo (che probabilmente da soli non finiremmo).

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