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Yemen: Riad bombarda postazioni houthi, vittime tra civili

26 marzo 2015 | 08.36
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L'operazione, ribattezzata 'Tempesta decisiva', mira a fermare l'avanzata dei miliziani sciiti nel sud. Guidata da Riad, la coalizione anti houthi vede la partecipazione di 10 Paesi e il sostegno degli Usa.

Caccia dell'aviazione saudita hanno bombardato postazioni dei ribelli sciiti houthi in Yemen distruggendo una base aerea a Sana'a, la capitale, e la maggior parte della flotta dei miliziani. Lo riferisce l'emitttente al-Arabiya citando fonti saudite. Ci sono anche vittime nei raid, tra cui almeno 13 civili. Il re saudita Salman bin Abdulaziz aveva dato a mezzanotte, ora di Riad, l'ordine di bombardare i miliziani sciiti in Yemen, la cui avanzata era in corso nel sud del Paese dopo aver conquistato la maggior parte del nord. L'aviazione saudita, ha spiegato al-Arabiya, ha ora il ''pieno controllo dello spazio aereo yemenita''.

L'ambasciatore saudita a Washington, Adel al-Jubeir, ha spiegato che il Regno ha lanciato un'operazione militare ribattezzata 'Tempesta decisiva' contro gli houthi in Yemen che coinvolge l'aviazione e alla quale ha aderito una coalizione di 10 Paesi. In un comunicato congiunto, Arabia Saudita, Emirati Arabi, Bahrain, Qatar e Kuwait avevano annunciato di aver ''deciso di respingere le milizie houthi, al-Qaeda e l'Is (lo Stato Islamico, ndr) nel Paese''. L'obiettivo comune dell'azione militare è ''proteggere e difendere il governo legittimo'' del presidente Abd Rabbo Mansour Hadi. ''Faremo tutto il possibile per proteggere il governo legittimo dello Yemen ed evitare una sua deposizione'', ha spiegato Jubeir.

Gli Stati Uniti non partecipano materialmente all'operazione, ma come spiegato da al-Arabiya Washington sostiene l'offensiva lanciata da Riad. Della coalizione contro gli houthi fa invece parte anche l'Egitto, che ha messo a disposizione forze di terra, navali e aeree. Inoltre il ministro della Difesa saudita, il principe Mohammed bin Salman, ha avvertito Ahmed Ali Abdullah Saleh, figlio del deposto presidente Ali Abdullah Saleh, di non avanzare verso Aden. Per assumere il controllo dello Yemen, gli houthi si sono alleati con i fedeli all'ex presidente Saleh.

Il ministro degli Esteri yemenita Riad Yassine ha inoltre spiegato ad al Arabiya che le operazioni militari nel Paese continueranno fino a quando gli houthi accetteranno di partecipare ai colloqui di pace e ritratteranno tutte le decisioni assunte dopo la conquista di Sana'a il 21 settembre scorso. ''Non riconosciamo quello che è successo dopo il 21 settembre'', ha detto il capo della diplomazia yemenita ad al-Arabiya, spiegando che l'operazione militare aiuterà gli yemeniti del sud ad ''avere nuovamente fiducia''.

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