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Innovazione: architetti 'inventori' ma poco tutelati

01 dicembre 2014 | 15.14
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Incontro sui brevetti promosso da Associazione 'Il Valore delle Idee' e Ordine.

Innovazione: architetti 'inventori' ma poco tutelati

“Gli architetti sono senza dubbio i professionisti più creativi ma meno concreti per quanto concerne la tutela di disegni finalizzati alla produzione industriale. Durante le fiere o mostre che si svolgono in tutta Italia, il 90% dei prodotti/prototipi esposti nelle sezioni sperimentali e innovative non è tutelato". Ad affermarlo il presidente dell'Associazione 'Il Valore delle Idee' e architetto, Paolo Anzuini.

Su questo tema, infatti, l'Associazione, insieme con l'Ordine degli architetti di Roma, ha organizzato proprio nei giorni scorsi un convegno, a Napoli, dal titolo 'BrevettiamociTM', nell'ambito di Arkeda, la mostra convegno dell’architettura, edilizia, design & arredo di alto profilo formativo e informativo che coinvolge tutti i professionisti del Sud Italia, per illustrare le differenze sostanziali tra brevetto, modello, disegno e marchio.

"La maggior parte degli architetti - spiega Anzuini - non conosce il tema della proprietà per diverse ragioni, prima fra tutte l’inesistenza di formazione durante il corso di studi universitari. Dobbiamo mettere in condizione i probabili inventori di poter valutare la possibilità di tutelare le loro idee trasformandole in invenzioni per arrivare al deposito e al riconoscimento di brevetti 'forti'".

"Il nostro Paese - continua Anzuini - non ha ancora intuito che il concetto principale del brevetto non si riscontra con i numeri, ma con la qualità dei depositi. Possiamo brevettare centinaia di invenzioni, ma se nel processo industriale se ne avviano circa il 20-30% i restanti brevetti, per la società e il progresso tecnologico, non producono effetti innovativi e vanificano risorse e contributi messi a disposizione dallo Stato. Un buon portafoglio brevetti può essere percepito dai partner commerciali, dagli investitori, dagli azionisti e dai clienti come una dimostrazione dell’alto livello di qualità, specializzazione e capacità tecnologica dello studio di architettura, elevandone l’immagine positiva”.

Una conferma arriva da Guido Del Re, dello Studio legale Del Re, intervenuto in qualità di docente per illustrare gli elementi giuridici della proprietà industriale: “Mediante la partecipazione in qualità di relatore, ai corsi organizzati presso gli Ordini professionali degli architetti, ho potuto constatare la carenza di informazione e la curiosità che ruota intorno al mondo della proprietà industriale e intellettuale".

"La quotidianità lavorativa degli architetti li porta spesso a trovarsi nella paradossale situazione - sottolinea - di non essere consapevoli di aver o meno inventato qualcosa, per mancanza di conoscenza giuridica e non dell’argomento. Per tale motivo, ritengo i corsi sulla proprietà industriale fondamentali per coloro che potenzialmente potrebbero essere i primi inventori".

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