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Architettura, 50mila euro per il progetto 'rosa' più innovativo e sostenibile

07 febbraio 2014 | 16.15
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Architettura, 50mila euro per il progetto 'rosa' più innovativo e sostenibile

Milano, 7 feb. (Ign) - Donne e architettura. Un binomio capace di coniugare innovazione tecnologica, sostenibilità e cultura. Su questo concetto si basa arcVision Prize, il concorso istituito da Italcementi Group che punta a valorizzare donne dalle idee innovative sostenibili e sociali. ‘’Il premio – spiega Carlo Pesenti, consigliere delegato di Italcementi – intende essere un riconoscimento del lavoro delle donne architetto capaci di creare progetti orientati al miglioramento, alla bellezza e alla funzionalità del costruire e dell’abitare. Un riconoscimento – prosegue – che vuole offrire una visione ‘femminile’ in grado di coniugare tecnologia e ambiente, materiali e forma, stile ed efficienza nei modelli di trasformazione della realtà urbana e del territorio’’.

Il premio, giunto alla sua seconda edizione, darà la possibilità alla vincitrice di accedere a un progetto di ricerca e workshop della durata di due settimane presso il centro di ricerca i.lab di Bergamo e di aggiudicarsi un contributo economico di 50mila euro.

Particolare attenzione sarà posta nei confronti delle progettiste che lavorano in condizioni particolarmente delicate, sia per tipologia di intervento che contesto in cui operano e che dimostrino una sensibilità più forte e più matura per il contesto umano e sociale.

Tutta al femminile anche la giuria, che sarà composta da Shaikha Al Maskari (membro del Consiglio Direttivo dell'Arab International Women's Forum-AIWF), Vera Baboun (sindaco di Betlemme), Odile Decq (titolare dello studio Odile Decq di Parigi), Louisa Hutton (socia fondatrice dello studio d’architettura Sauerbruch Hutton), Suhasini Maniratnam (attrice, produttrice e scrittrice indiana fortemente impegnata nel sociale), Samia Nkrumah (presidente del Centro Panafricano Kwame Nkrumah), Kazuyo Sejima (titolare con Ryue Nishizawa dello studio d’architettura SANAA di Tokyo), Benedetta Tagliabue (socia fondatrice con Enric Miralles dello studio d’architettura Embt di Barcellona), Martha Thorne (direttore del Pritzker Prize) ed Elena Zambon (presidente dell’azienda farmaceutica Zambon Spa).

Obiettivo dell'iniziativa è valorizzare la figura femminile nell’attuale scenario dell’architettura mondiale, con particolare attenzione per quelle qualità che una progettista moderna deve avere per affrontare la propria professione con originalità, alla ricerca di soluzioni avanzate e non convenzionali, e con una sensibilità più forte e più matura per il contesto umano e sociale. ‘’Siamo certi –aggiunge Pesenti – che sarà un’edizione di grandi contenuti, degna del centocinquantesimo anniversario della nascita di Italcementi, ricordando anche la figura di Lina Bo Bardi, nata cento anni fa in Italia, che oggi potemmo definire archistar del suo tempo’’.

Durante le scorse settimane, un team di advisor composto da architetti, docenti, critici, rappresentanti dei media del settore, ha proposto alla commissione tecnico-scientifica le candidature scelte per l’edizione 2014, che ha definito la short list da sottoporre alla giuria.

I risultati verranno resi ufficiali l’8 marzo, in occasione della Giornata internazionale della donna.

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