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Armi sovietiche dell'epoca Saddam, ecco il datato arsenale dei peshmerga curdi

18 agosto 2014 | 16.51
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Armi datate, in gran parte di fabbricazione sovietica risalenti a decine di anni fa, nessun aereo da guerra e circa duemila mezzi corazzati catturati alle forze irachene ai tempi di Saddam. Questa è in breve la fotografia dell'arsenale militare nelle mani dei peshmerga, i guerriglieri curdi che l'Occidente intende armare per respingere l'avanzata dello Stato Islamico (Isil).

Volunteers from Kurdish Peshmerga fighters take up their position as they fight with Kurdish forces against the militants from the Islamic State, near Khazer town near Mosul city, northern Iraq, August 10, 2014. The U.S. military said it had attacked Islamic State targets throughout Sunday, successfully conducting multiple airstrikes using fighter planes and drones to defend Kurdish forces near Erbil. UPI/Mohammed al Jumaily - Infophoto - INFOPHOTO
Volunteers from Kurdish Peshmerga fighters take up their position as they fight with Kurdish forces against the militants from the Islamic State, near Khazer town near Mosul city, northern Iraq, August 10, 2014. The U.S. military said it had attacked Islamic State targets throughout Sunday, successfully conducting multiple airstrikes using fighter planes and drones to defend Kurdish forces near Erbil. UPI/Mohammed al Jumaily - Infophoto - INFOPHOTO

Armi datate, in gran parte di fabbricazione sovietica risalenti a decine di anni fa, nessun aereo da guerra e circa duemila mezzi corazzati catturati alle forze irachene ai tempi di Saddam. Questa è in breve la fotografia dell'arsenale militare nelle mani dei peshmerga, i guerriglieri curdi che l'Occidente intende armare per respingere l'avanzata dello Stato Islamico (Isil), il gruppo jihadista che ha conquistato Mosul e altre città dell'Iraq settentrionale arrivando a minacciare Baghdad.

Mentre si susseguono gli annunci dei governi occidentali sul via libera alla fornitura di armi ai curdi e fonti qualificate hanno riferito all'Adnkronos che potrebbe avere tempi strettissimi il ponte aereo anche dall'Italia, i peshmerga - con il decisivo aiuto americano - sono riusciti negli ultimi giorni a infliggere le prime pesanti sconfitte all'Isil.

Tuttavia sembra più che mai necessario far progredire qualitativamente l'equipaggiamento militare dei peshmerga per bloccare l'avanzata dei jihadisti e modificare i rapporti di forza sul terreno, che al momento pendono nettamente dalla parte dell'Isil. I jihadisti hanno infatti armi tecnologicamente molto più avanzate, di fabbricazione Usa, sottratte ai militari iracheni durante la loro fuga da Mosul a inizio giugno.

Scendendo nel dettaglio, i peshmerga hanno in dotazione fucili d'assalto russi Akm, Ak-47 e Rpk e armi pesanti, sempre russe, del modello Dshks. Durante l'intervento americano in Iraq i peshmerga hanno inoltre catturato all'esercito regolare duemila mezzi corazzati, tra i quali spiccano centinaia di Pt-76 e alcuni carri armati T-55. Per il resto i peshmerga hanno armi vecchie, la maggior parte conquistate nei combattimenti con le truppe fedeli all'ex rais Saddam Hussein.

Sebbene addestrati dagli Usa, i peshmerga, almeno fino a pochi giorni fa, si sono sempre visti rifiutare le armi dall'Occidente in quanto milizie di uno Stato non formalmente riconosciuto.

Come ha spiegato uno dei portavoce dei peshmerga, generale Halgurd Hikmat, fino ad ora i guerriglieri curdi hanno ricevuto dall'Occidente "equipaggiamenti militari di base", come armi leggere e munizioni, in quantità sufficienti solo a rimpinguare le loro riserve e non tali da aumentarne la capacità di fuoco. "Queste forniture - ha affermato Hikmat - non sono efficaci per combattere l'Isis. Abbiamo bisogno di nuove armi, razzi e veicoli".

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