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Arriva il nuovo piano di Google contro il terrorismo

26 giugno 2017 | 20.12
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(Foto Fotogramma)  - FOTOGRAMMA
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Soluzioni tecnologiche, ricerca, condivisione delle conoscenze. Parte da questi fondamentali step il nuovo piano di contrasto al terrorismo di Google che, con Facebook, Microsoft, Twitter e YouTube, annuncia la creazione del Global Internet Forum to Counter Terrorism per rendere i rispettivi servizi di hosting di contenuto "ostili a terroristi ed estremisti violenti". L'annuncio del gigante del web arriva dopo l'impegno rinnovato, proprio pochi giorni fa dal colosso di Mountain View, per limitare la diffusione online di contenuti di propaganda terroristica.

"La diffusione del terrorismo e dell'estremismo violento è un problema globale urgente e una sfida critica per tutti noi" afferma Google. "Prendiamo questi problemi molto seriamente e -assicura- ognuna delle nostre aziende ha sviluppato politiche e pratiche di rimozione che ci consentono di tenere una linea dura contro i contenuti terroristici o violenti di estremisti sulle nostre piattaforme" . "Crediamo di poter avere un impatto maggiore sulla minaccia del contenuto terroristico online lavorando insieme e condividendo il meglio delle nostre rispettive tecnologie e modalità operative" scandisce il motore di ricerca.

Questo nuovo forum, annuncia Google, "si fonda su iniziative quali l’Eu Internet Forum e lo Shared Industry Hash Database, su discussioni con il governo britannico e sulle conclusioni delle recenti riunioni del G7 e del Consiglio Europeo" e "formalizzerà e strutturerà le aree esistenti e future della collaborazione tra le nostre aziende e promuoverà la cooperazione con le aziende tecnologiche più piccole, la società civile, gli accademici, i governi e gli organismi sovranazionali come l'Ue e l'Onu". "L’ambito del nostro lavoro -evidenzia ancora l'azienda tecnologica- evolverà nel tempo, poiché dovremo essere pronti a rispondere alle tattiche, in continua evoluzione, di terroristi ed estremisti. Ospiteremo una serie di workshop in collaborazione con il Cted dell’Onu/Ict4Peace nella Silicon Valley e in altre parti del mondo per portare avanti queste aree di collaborazione".

Dettagliato il programma di Google per contrastare il terrorismo on line. In particolare il lavoro di Google e degli altri player si concentrerà su soluzioni tecnologiche, "le nostre aziende -spiega il colosso del web- lavoreranno insieme per perfezionare e migliorare progetti tecnologici congiunti già avviati, come il database Shared Industry Hash; condivideranno le best practices via via che vengono sviluppate e implementate nuove tecniche di rilevamento e classificazione dei contenuti utilizzando il machine learning; definiranno metodi standard per offrire trasparenza sulla rimozione dei contenuti terroristici".

La condivisione delle conoscenze, inoltre, consentirà di "sviluppare best practice". "Abbiamo già stretto partnership con organizzazioni quali Center for Strategic and International Studies, Anti-Defamation League e Global Network Initiative per individuare il modo migliore per contrastare l'estremismo e l'odio online. Possiamo -evidenzia Google- contribuire a diffondere queste best practice e sviluppare conoscenza condivisa su argomenti quali lo sviluppo delle linee guida e l'applicazione delle norme delle community". Iniziative anche sul fronte del counterspeech. "Ognuno di noi -indica Google- ha già solide iniziative di counterspeech come ad esempio, Creators for Change di YouTube, Redirect Method di Jigsaw, P2P e Occi di Facebook, le partnership di Microsoft con l’Institute for Strategic Dialogue for counter-narratives su Bing, il programma globale di formazione delle Ong di Twitter". "Il forum che abbiamo creato -assicura infine Google- ci permette di imparare e al tempo stesso di contribuire ai reciproci sforzi di counterspeech e di discutere di come potenziare e formare le organizzazioni della società civile e gli individui impegnati in attività simili e sostenere gli sforzi in corso, come ad esempio il Civil society empowerment project (Csep)".

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