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Arriva il 'Tax freedom day' degli operai, da domani non lavoreranno più per il fisco

12 maggio 2015 | 13.29
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Cgia: "Libertà dalle tasse un giorno prima rispetto al 2014". Per gli impiegati, con redditi superiori ai 24.000 euro, l'attesa dovrà protrarsi fino al 23 giugno

 (Infophoto)
(Infophoto)

Con un giorno di anticipo rispetto al 2014, da domani gli operai italiani non lavoreranno più per il fisco italiano. In altre parole, dopo 132 giorni lavorativi, dal 13 maggio potranno festeggiare il giorno di liberazione fiscale.

Lo afferma l'Ufficio studi della Cgia spiegando come a tale calcolo si giunga prendendo in esame il reddito disponibile di un operaio tipo (con moglie e figlio a carico e uno stipendio mensile netto che con il bonus degli 80 euro sale a 1.631 euro) e suddividendolo per i 365 giorni dell'anno, così da ottenere il guadagno medio quotidiano.

Successivamente, si è proceduto considerando l'ammontare delle imposte, delle tasse e dei contributi "gravanti" sul reddito e sui consumi che questo contribuente tipo versa allo Stato (pari a 9.627 euro), suddividendolo per il guadagno giornaliero. Il risultato di questa operazione (pari a 132 giorni) individua nel 13 maggio la data a partire dalla quale questo operaio tipo lavorerà per sé e non più per il fisco. Il tax freedom day quest'anno cade un giorno prima per il fatto che il bonus mensile degli 80 euro in busta paga è stato reso permanente e per via di una lievissima riduzione delle accise sui carburanti.

Per gli impiegati, con redditi superiori ai 24.000 euro, invece, l'attesa dovrà protrarsi fino al 23 giugno. Questi lavoratori, infatti, non beneficiando del bonus Renzi dovranno lavorare per il fisco italiano per ben 173 giorni. Ma sul calcolo del giorno di liberazione fiscale 2015 pesano l'incognita della tassazione locale, in attesa del nuovo riordino, e le clausole di salvaguardia.

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