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Arriva in Italia 'Laura', il più grande adrosauro mai rinvenuto

09 aprile 2014 | 15.53
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Arriva in Italia 'Laura', il più grande adrosauro mai rinvenuto

Si chiama Laura ed è il più grande esemplare di dinosauro dal becco ad anatra mai rinvenuto: 11,2 metri di lunghezza (il più grande dopo di lei ha lo scheletro di 8,5 metri) e 125 centimetri di cranio (finora il più grande vantava 90 cm). Laura arriva dagli Usa, dove è stata ritrovata, e sarà esposta in Italia in anteprima assoluta dal 18 aprile al 5 maggio nel sito paleontologico del Villaggio del Pescatore, nel Comune di Duino Aurisina in provincia di Trieste.

Proprio a Trieste Laura era stata trasportata nel 2010 ancora inserita nella matrice rocciosa che la conteneva, per essere estratta dagli esperti del laboratorio triestino Zoic, lo stesso che aveva lavorato su Antonio, il più grande fossile di adrosauro in Europa, ritrovato proprio al Villaggio del Pescatore. Tutti i fossili di dinosauro ritrovati qui appartengono principalmente a dinosauri dal becco ad anatra, adrosauri, un gruppo di erbivori databili a circa 80 milioni di anni fa.

Scavato al Villaggio del Pescatore alla fine degli anni Novanta, e riportato alla luce nei due anni successivi, il noto dinosauro Antonio è sicuramente uno dei ritrovamenti più eclatanti degli ultimi 20 anni, il fossile di dinosauro più grande, completo e di maggior pregio a livello internazionale. Il sito ha di recente riaperto le visite al pubblico, proponendosi come vero e proprio museo a cielo aperto: un giacimento fossilifero che si immagina contenere numerosi altri dinosauri simili ad Antonio, parenti stretti degli adrosauri americani dal becco d'anatra.

Laura è un prosaurolophus, genere di adrosauro ovvero dinosauro dal becco ad anatra, vissuto nel Cretaceo Superiore del Nord America, parente più giovane di Antonio, una sua pro-pro-nipote, dichiarata di sesso femminile, in quanto tra i dinosauri gli esemplari di maggiori dimensioni sono femmine. E' stata scoperta durante lo scavo di una strada in Montana e tutti i reperti vennero trasportati come materiale grezzo presso il laboratorio triestino Zoic nell'estate del 2010.

Già i primi test hanno rilevato l'importanza di Laura, alcune ossa, quali femori, piedi, mani, bacino e poche altre erano in condizioni eccezionali, con ottimo dettaglio. Le concrezioni di siderite invece erano di elevate durezza con le ossa più fragili della matrice: la pulitura ha quindi necessitato di una cura estrema e di elevate capacità tecniche per consentirne la conservazione dei dettagli significativi e la ricostruzione.

Sono state necessarie 5.760 ore di lavoro per estrarre le ossa dalla matrice, consolidarle e restaurare le parti mancanti dello scheletro. Una cura particolare è stata dedicata alla conservazione dell'impronta della pelle che copriva incredibilmente parte del corpo e delle zampe. Lo scheletro di Laura è stato assemblato e montato in una posizione molto simile quella che in dinosauro aveva assunto post-mortem.

Il dinosauro proviene dalla formazione geologica detta Judith River risalente al Cretaceo Superiore, tra gli 80 e i 74 milioni di anni fa, ed affiorante nel Montana centrale. Laura appartiene al genere Prosaurolophus, un genere di adrosauro dal cranio grande e massiccio. E' conosciuto dai resti di almeno 25 individui, compresi scheletri e crani appartenenti a due specie. P. maximus e P. blackfeetensis. La caratteristica più tipica di questi animali è la piccola, robusta cresta formata dalle ossa nasali che sporge nella zona tra gli occhi.

I lati della cresta son concavi. Le zampe anteriori sono relativamente corte. Nonostante il numero elevato di ritrovamenti Prosaurolophus rimane un genere di dinosauro alquanto misterioso. Fossili di questi animali sono stati trovati negli Stai Uniti, Montana, e in Canada.

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