Roma, una gastronomia che cambia e che si rispecchia nella guide. E' la fotografia che emerge dalla ventisettesima edizione di 'Roma del Gambero Rosso', la long seller della casa editrice (seconda soltanto a Vini d'Italia) che dal 1990 racconta tutto su ristoranti, trattorie, botteghe, enoteche. Un volume - presentato a Roma - che rispecchia anno dopo anno i cambiamenti, non solo in termini numerici, dell'offerta culinaria ed enologica della Capitale.
Secondo il Gambero Rosso, oggi "Roma sembra davvero alla vigilia di un'ulteriore svolta internazionale grazie a imprenditori decisi a investire in progetti di largo respiro, complice una domanda sempre più pressante e un'inarrestabile 'fame' di novità". La guida racconta tutto questo, anche attraverso i suoi premi, dall'offerta di Giulio Terrinoni con Per me, premiato come Novità dell'anno, ad Adriano Baldassarre che con il suo Tordomatto viene riconosciuto tra le migliori tavole come rapporto qualità/prezzo. E fra le Tre Forchette si registra l'ingresso delle Colline Ciociare di Acuto e di Pascucci al Porticciolo di Fiumicino che si aggiungono a La Pergola dell'Hotel Rome Cavalieri e alla Trota di Rivodutri. Un solo Tre Gamberi, invece, a Sora Maria e Arcangelo di Olevano Romano; tre, inoltre, i wine bar che si aggiudicano le Tre Bottiglie (Roscioli e Trimani di Roma e Del Gatto di Anzio), mentre l'unica birreria meritevole dei Tre Boccali rimane l'Open Baladin.
L'edizione 2017 ha una novità, ovvero i premi '30 anni della nostra storia', riconoscimenti assegnati in collaborazione con Poste Italiane, main sponsor della guida, ai ristoranti, ai negozi e alle enoteche che hanno accompagnato la crescita enogastronomica della città. Tra i ristoranti figurano quei locali presenti nella prima edizione (1990) e ancora oggi in attività.