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Imprese: arriva start up per primo e-commerce birre artigianali italiane

18 febbraio 2016 | 15.05
LETTURA: 4 minuti

Imprese: arriva start up per primo e-commerce birre artigianali italiane

Arriva la startup delle birre artigianali. Si chiama WeBeers e ha sviluppato un e-commerce innovativo per scoprire e ordinare le migliori birre artigianali italiane dei birrifici più esclusivi e prestigiosi, presenti in tutte le regioni d’Italia. A lanciarla Digital Magics, business incubator quotato sul mercato Aim Italia di Borsa Italiana (simbolo: DM).

Su www.webeers.com tutti gli appassionati della birra artigianale italiana possono non solo acquistare le proprie birre preferite, con sconti esclusivi e consegna in 48 ore (grazie all’utilizzo di un packaging ideato per garantire la massima sicurezza durante il trasporto), ma anche conoscere tante curiosità e consigli su come gustare le birre proposte all’interno del portale e sul mondo dei mastri birrai italiani: professionisti e personaggi capaci di riflettere nei loro prodotti gli aromi, i sapori e i profumi dei loro territori.

L’incubatore Digital Magics - che è entrato nella startup con una quota del 40% della società - sta accelerando il processo di crescita e sta supportando lo sviluppo tecnologico e strategico di WeBeers, con i propri servizi di consulenza e incubazione di alto profilo affiancando i due giovani fratelli e Fondatori, Alberto Maria e Giammarco Maria Gizzi. WeBeers offrirà anche dei pacchetti in abbonamento per ricevere periodicamente una selezione speciale di birre artigianali italiane a prezzi vantaggiosi e con spedizione gratuita. La prima iniziativa studiata per gli abbonamenti è 'Birre da Serie A': box di birre scelte per i lettori de 'La Gazzetta dello Sport'.

“WeBeers - dichiara Edmondo Sparano, Chief Digital Officer e consigliere di Digital Magics - ha un modello di business innovativo per il suo settore. Vogliamo applicare alla birra artigianale i modelli già utilizzati per il mondo del vino, avvicinando l’utente a una ‘cultura’ del prodotto, con un percorso di esplorazione e conoscenza degli oltre 1.000 birrifici artigianali, con formule ‘ad abbonamento’ che consentano di mantenere prezzi accessibili e con operazioni di co-marketing dedicate".

"Il consenso che la startup sta già riscontrando sul mercato - assicura - è molto interessante: gli utenti di WeBeers sono giovani, dai 30 ai 50 anni, che acquistano online, ma che non vogliono rinunciare ad avere la tradizionale qualità del food & beverage italiano, selezionato e comodamente consegnato a casa o in ufficio”.

Per Alberto Maria Gizzi, fondatore e co-Ceo di WeBeers, e Giammarco Maria Gizzi, fondatore e co-Ceo di WeBeers, “con WeBeers abbiamo deciso di mettere a frutto la breve, ma intensa esperienza maturata con il nostro primo portale e-commerce, condividendo con Digital Magics l’obiettivo e l’ambizione di diventare il punto di riferimento sia per gli amanti della birra artigianale italiana sia per coloro che vogliono provarla per la prima volta".

"La birra è una bevanda consumata da 7 italiani su 10 - ricordano - e, come già accaduto per altri prodotti food & beverage, anche in questo segmento l’attenzione per la qualità e la tradizionalità è in forte crescita. Basti pensare che le esportazioni delle birre artigianali italiane crescono a doppia cifra anno su anno e circa il 50% è diretto nel Regno Unito”.

Il mercato della birra artigianale in Italia, infatti, è in forte espansione con oltre 30 milioni di litri prodotti nel 2014, crescendo costantemente ogni anno sia a livello nazionale che per quanto riguarda le esportazioni (+27% nei primi cinque mesi del 2015 rispetto allo stesso periodo del 2014²). Secondo una ricerca Astra/AssoBirra, il 72% degli italiani beve birra, circa il 60% la consuma a casa ed è la bevanda principale presente nei frigoriferi italiani (circa il 49%, acqua esclusa).

Negli ultimi due anni, questo fenomeno sta crescendo rapidamente: sono oltre 1.000 i birrifici artigianali attivi in Italia (10 anni fa erano solo una trentina), con la produzione in continua crescita (quasi +20% rispetto al 2011). Oggi circa il 60% dei birrifici artigianali italiani fattura fra i 100.000 e gli 800.000 euro) e oltre il 51% ha assunto personale a tempo indeterminato. Le esportazioni di birra artigianale italiana dal 2004 al 2014 sono aumentate di oltre il 200%, con il Regno Unito ad assorbire circa la metà delle esportazioni.

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