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Arte, Fondazione Nivola: "Faremo tornare al loro posto i cavallini rimossi a New York"

10 marzo 2021 | 20.56
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La presidente Altea all'Adnkronos: "Sorpresi e contrariati, ricollocarle in altro luogo significa rovinare l'opera"

Arte, Fondazione Nivola:

"La distruzione dell'opera più importante di Nivola rimasta a New York è una cosa che ci ha colto assolutamente di sorpresa, siamo rimasti di stucco e stiamo al lavoro per convincere gli autori a rivedere le loro posizioni". A parlare con l'Adnkronos è la Presidente della Fondazione Nivola Giuliana Altea, che, raggiunta telefonicamente, esprime stupore e sconcerto per la rimozione dei 'cavallini' del maestro Costantino Nivola dal parco giochi della Wise Towers di New York. L'opera più famosa dello scultore sardo era stata creata nel 1964 ed era un'installazione 'site specific'.

"Siamo sorpresi anche perché proprio in questo momento sembrava che ci fosse in realtà un accresciuto livello di attenzione per l'opera di Nivola, -dice la Altea- a seguito della mostra importante che si è tenuta l'anno scorso 'Nivola in New York - Figure in Field', e considerando che quest'anno c'è in preparazione un'altra iniziativa specificamente sulla tecnica del sand-casting, che era quella che lui utilizzava per i progetti pubblici, da parte di Magazzino Italian Art. Sembrava che ci fosse un terreno propizio verso la sensibilizzazione dell'opinione pubblica verso la tutela di queste opere".

Quella dei famosi 'cavallini di Nivola' "era tra l'altro tra le meglio conservate -osserva la presidente della Fondazione- Sappiamo che in America c'è una sensibilità diversa a proposito degli interventi di ristrutturazione urbana, ma qui si tratta di un artista di primo piano del secondo dopoguerra, quindi francamente non ce lo aspettavamo". E rivela: Abbiamo contattato i responsabili di questo intervento di ristrutturazione, e abbiamo avviato una negoziazione. Hanno assicurato di non voler distruggere le statue, che sono state poste in un magazzino con l'intenzione di 'ricollocarle'".

Un'intenzione discutibile per diversi motivi. "Io mi permetto di dubitare di questa affermazione, perché se tu vuoi ricollocare delle sculture non le stronchi barbaramente come documentano quelle foto", ossefva la Altea. Che fa anche un'altra considerazione: "Ci è giunta voce che vorrebbero ricollocarle ma non nella stessa posizione, perché tendono a ridisegnare il playground -rivela- Questo però significa rovinare un'opera site specific: non è che se tu sposti queste sculture il risultato estetico è lo stesso! Stai totalmente distruggendo un lavoro che non è fatto delle singole sculture, ma è fatto delle sculture, dei palazzi, della pavimentazione, del murale, tutte le cose che compongono un insieme organico. Qualsiasi trasformazione è una compromissione del risultato".

L'obiettivo è quindi "quello di convincere questa organizzazione a rivedere le sue posizioni. Ci auguriamo che dal clamore suscitato e dal sostegno della stampa che abbiamo riscontrato, qualche seguito si abbia", conclude la presidente della Fondazione Nivola.

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