"Le persone prima di tutto" è il titolo del nuovo Testo Unico per l'Artigianato, la cui adozione porterà con sé un investimento della Regione Lazio nel settore, nel triennio 2014-2016, di circa 12 milioni di euro. Presentato stamane, nella cornice delle esposizioni di "Botteghiamo", la somma, parte del "Fondo per la tutela, lo sviluppo e la valorizzazione dell'artigianato laziale", secondo quanto illustrato durante l'incontro dall'assessore allo Sviluppo Economico e Attività Produttive della Regione Lazio, Guido Fabiani, "saranno ripariti tra i servizi in favore dell'artigianato, a cui saranno destinati 2 milioni di euro; gli interventi a fondo perduto, a cui andranno 5 milioni di euro e l'accesso al credito, per cui saranno messi a disposizione altri 5 milioni di euro". Ad essi si aggiungeranno le risorse previste dalla nuova programmazione Fesr 2014-2020.
Una suddivisione volta al raggiungimento dei quattro obiettivi fondamentali della riforma: "riconoscere il valore economico, occupazionale e sociale dell'artigianato, sostenere la nascita ed il consolidamento delle imprese attraverso, per l'appunto, le risorse regionali ed europee, semplificare e delegificare le pratiche burocratiche legate al settore e ridurre i costi e gli oneri finanziari per la Regione", ha spiegato ancora Fabiani. Il provvedimento, infatti, permetterebbe "la soppressione delle Commissioni provinciali, dell'Osservatorio regionale per l'artigianato, la riduzione dei membri della Commissione regionale per l'artigianato da 13 a 8, e l'impiego di personale regionale preposto alla gestione dell'albo e deputato all'espletamento dei compiti svolti dalle Cciaa"; inoltre, introdurrebbe la figura del "Maestro Artigiano", nonchè il rilancio delle "Botteghe Scuola". (segue)