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Artrite reumatoide, da Rimini focus su novità terapeutiche

28 novembre 2019 | 17.11
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(Fotolia) - jolopes - Fotolia
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La remissione, per i pazienti con artrite reumatoide, è un obiettivo raggiungibile: stare bene, portando avanti con costanza una terapia farmaceutica, significa eliminare i sintomi di una malattia dolorosa e spesso invalidante. E' quanto emerge da un incontro a margine del 56° Congresso nazionale della Società italiana di reumatologia di Rimini: decisiva la ricerca e l'innovazione scientifica. "Il parere positivo del Chmp (Committee for Medicinal Products for Human Use) dell'Agenzia europea dei medicinali per upadacitinib come trattamento dell'artrite reumatoide è sia per i medici reumatologi che per i pazienti un importante passo in avanti", puntualizza Roberto Caporali, Direttore di Struttura Complessa di Reumatologia Clinica presso il Gaetano Pini-CTO di Milano.

"Si tratta di un farmaco somministrato per via orale della categoria Jak-1, un inibitore selettivo con grandi risultati, in termini di efficacia e sicurezza", continua. Ed è proprio il tema della sicurezza uno degli aspetti principali affrontati. Il programma di studio del farmaco ha coinvolto anche l'Italia, valutando complessivamente oltre 4 mila pazienti con artrite reumatoide. "Gli studi hanno incluso valutazioni di efficacia e sicurezza su un ampio spettro di pazienti e ci conferiscono dati positivi", ha dichiarato Fausto Salaffi, associato di Reumatologia dell'Università Politecnica delle Marche di Ancona.

"Il farmaco è molto innovativo, si somministra per via orale e nella sua importante azione specifica intracellulare non sono stati registrati problemi sotto il punto di vista della tollerabilità. Gli studi hanno constatato come, grazie all'alto grado di selettività, si possa mettere sotto controllo il dolore". L’artrite reumatoide è una malattia cronica debilitante che colpisce circa 23,7 milioni di persone in tutto il mondo ma, nonostante negli ultimi 20 anni siano stati compiuti passi significativi, ancora oggi meno del 30% dei pazienti ottiene la remissione della malattia.

"Serve maggiore consapevolezza da parte dei pazienti" precisa Silvia Tonolo, presidente Anmar (Associazione nazionale malati reumatici). "Parlare di remissione e confrontarsi su di essa in ambulatorio diventa fondamentale. Grazie ai farmaci innovativi possiamo arrivare alla remissione in una patologia spesso invalidante, capace di incidere sul paziente anche dal punto di vista psicologico. Serve però costanza nella terapia - conclude - perché troppo spesso chi ottiene risultati sul fronte del dolore poi abbandona la cura".

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