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Assad: "I russi hanno ridotto la presenza Is in Siria, gli Stati Uniti no"

02 dicembre 2015 | 09.55
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(Infophoto) - (INFOPHOTO)
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Ha portato cambiamenti significativi l'intervento della Russia in Siria, che da quando ha iniziato i bombardamenti il 30 settembre scorso ha ''ridotto'' la presenza del sedicente Stato islamico (Is) nel Paese. Ne è convinto il presidente siriano Bashar al-Assad, che nel corso di un'intervista alla televisione ceca ha invece sminuito l'intervento della coalizione internazionale a guida Usa, che a suo dire non ha rallentato l'avanzata dell'Is come invece hanno fatto i raid russi.

Da quando sono iniziati i bombardamenti americani nel settembre dello scorso anno, secondo Assad, l'Is ''ha aumentato la sua presenza sul terreno e il reclutamento nel mondo'' di nuovi miliziani. ''Mentre da quando la Russia ha iniziato a partecipare a questa lotta, cosiddetta contro il terrorismo, l'Is è stato ridotto. E anche il Fronte al-Nusra e altri gruppi terroristici. Questa è la verità. I fatti parlano da soli, non si tratta di opinioni'', ha detto il presidente siriano.

Assad ha anche criticato la Turchia, in particolare per l'abbattimento di un Su-24 russo il 24 novembre scorso che, a suo dire, è stato un atto deliberato per ''il cambiamento dell'equilibrio sul terreno'' seguito all'intervento militare della Russia. Si tratta di una prova di come il presidente turco Recep Tayyip Erdogan abbia ''perso il controllo'' perché il coinvolgimento della Russia ha modificato quello che aveva pianificato. ''Il fallimento di Erdogan in Siria - ha detto Assad - il fallimento dei suoi gruppi terroristici equivalgono alla sua fine politica''.

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