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Attacco al treno in Germania, il 17enne voleva vendicare un amico afghano

19 luglio 2016 | 10.26
LETTURA: 4 minuti

(Twitter /Rita Katz)
(Twitter /Rita Katz)

La Germania sotto choc s'interroga sul 17enne afghano che ieri ha ferito cinque persone a colpi d'ascia su un treno regionale, gridando Allah Akbar, prima di essere ucciso dalla polizia. Arrivato da solo in Germania, l'adolescente si era registrato l'anno scorso come richiedente asilo presso le autorità tedesche. Dopo essere stato alloggiato in un centro profughi a Ochsenfurt, in Baviera, era stato recentemente accolto da una famiglia affidataria. I volontari del centro bavarese lo ricordano come un giovane insicuro, che non frequentava assiduamente la moschea e al quale era stato assegnato un piccolo lavoro in una panetteria. Ancora non è chiaro cosa sia scattato in lui per trasformarlo in un fanatico assassino, ma la procura ha ipotizzato che sia stato influenzato dalla notizia della morte di un suo amico lo scorso fine settimana in Afghanistan.

Dopo aver rivendicato l'attacco su un treno diretto a Wurzburg, l'agenzia di propaganda dello Stato Islamico, ha diffuso quello che afferma essere un video dell'autore dell'attacco su un treno tedesco, in cui il giovane dice di essere un combattente dell'Is e di voler compiere un attentato suicida in Germania. "C'era sangue ovunque, sembrava un macello", ha raccontato un testimone alla Dpa, mentre secondo le autorità tedesche, che stanno conducendo l'indagine per tentato omicidio, il 17enne ha puntato alla testa e agli arti delle vittime con l'intenzione di ucciderle

Nel video, diffuso sulla App di messaggistica Telegram, si vede quello che viene indicato come il giovane afghano autore dell'assalto che brandisce un coltello da cucina. Il ragazzo parla in pashtu, dicendo di essere "un soldato" dell'Is e di voler compiere un attacco suicida in Germania e il video è sottotitolato in arabo.

L'autore dell'assalto - afferma l'agenzia Amaq - era "un combattente dello Stato Islamico". L'operazione è stata condotta "in risposta all'appello a prendere di mira gli Stati della coalizione che combatte contro lo Stato Islamico", afferma ancora la rivendicazione diffusa tramite l'agenzia.

Nella stanza dell'aggressore è stata trovata una bandiera dipinta a mano dell'Is, ha riferito il ministro dell'Interno della Baviera Joachim Hermann alla tv pubblica 'Zdf', aggiungendo che è troppo presto per dire se l'adolescente, ucciso dalla polizia mentre fuggiva, era membro di un gruppo islamico o si era auto-radicalizzato negli ultimi tempi. Secondo gli inquirenti si tratta comunque di un lupo solitario.

Secondo il ministro dell'Interno della Baviera, Joachim Hermann, non ci sono prove che il 17enne fosse legato ad una rete terroristica islamica. Un testo trovato nella stanza dell'assalitore durante le perquisizioni, rende noto, suggerisce che il giovane si sarebbe "radicalizzato autonomamente".

Secondo quanto reso noto dalla polizia tedesca, il 17enne aveva postato dei "messaggi criptici" sui social media 24 ore prima dell'attacco nei quali parlava dei "nemici dell'Islam". Inoltre, nella stanza del ragazzo sono stati trovati scritti in pashtu, la sua lingua natale, nel quale l'afghano esprimeva la speranza di potersi "vendicare degli infedeli e andare in paradiso", ha aggiunto la polizia.

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