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Assegno unico febbraio 2023, quanto aumenta: ecco rivalutazione

20 febbraio 2023 | 17.44
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Da questo mese quota minima a 54,1 euro e massima a 189,2

Immagine di repertorio (Fotogramma)
Immagine di repertorio (Fotogramma)

Assegno unico universale, l'Inps sta accreditando la mensilità di febbraio. Mensilità adeguata al costo della vita, più ricca negli importi e più elevata rispetto a prima per una platea più ampia di genitori beneficiari si legge su Il Sole24ore. La divulgazione delle tabelle con i nuovi importi per il 2023 avverrà nei prossimi giorni con la pubblicazione della relativa circolare Inps. Ma nel frattempo il Sole 24 Ore ha ufficializzato il tasso di rivalutazione, pari all’8,1%, definito d’intesa con il ministero delle Finanze in linea con la variazione media annua dell’Indice nazionale dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (Foi) di Istat.

L’Inps ha fatto sapere che l’adeguamento è stato applicato sia sugli importi base dell’assegno unico previsti per ciascun figlio (la quota minima sale a 54,1 euro dalla precedente di 50 euro, mentre quella massima è ora di 189,2 euro, mentre prima era di 175 euro) sia sulle soglie Isee che modulano gli importi.

Secondo quanto disposto dalla legge di bilancio 2023, verranno incrementati gli importi spettanti ai minori entro il primo anno di vita e quelli per i nuclei numerosi. La norma ha inoltre stabilizzato gli aumenti effettuati nel corso del 2022 in favore dei figli disabili maggiorenni e confermato l’incremento dell’eventuale maggiorazione transitoria per i nuclei con figli disabili.

L'Istituto di previdenza ricorda che l'assegno unico è erogato anche ai nuclei percettori di reddito di cittadinanza, che hanno beneficiato di un importo medio mensile pari a 166 euro per nucleo.

Per la quantificazione dell’assegno unico permane, per tutti i beneficiari, l’obbligo di presentare la nuova DSU per il 2023, per rinnovare l’ Isee. In assenza di una nuova DSU , correttamente attestata, l’importo dell’Assegno unico sarà calcolato a partire da marzo 2023 con riferimento agli importi minimi previsti.

Potranno invece presentare la domanda coloro che non hanno mai fruito dell’assegno unico e quanti avevano prima del 28 febbraio 2023 trasmesso una domanda che non è stata accolta o che non è più attiva. Le domande possono essere presentate tramite: servizio online; Contact center; patronati; app INPS Mobile.

Per quanto riguarda la decorrenza della prestazione si ricorda che – per le domande presentate entro il 30 giugno 2023 – l’assegno unico è riconosciuto a decorrere dal mese di marzo del medesimo anno.

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