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Assenze dal lavoro, più malattie nel pubblico ma per meno giorni

19 gennaio 2016 | 16.03
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Nel 2014 un dipendente pubblico su 2 (precisamente il 55% del totale) è rimasto a casa per malattia. Nel privato, invece, le assenze hanno riguardato un lavoratore su 3 (35% del totale). E' quanto stima l’Ufficio studi della Cgia di Mestre su dati Inps.

La durata della malattia, però, è stata superiore tra i lavoratori del settore privato. Se nel 2014 questi ultimi sono stati a casa mediamente 19 giorni, i dipendenti della macchina statale hanno collezionato un giorno di assenza in meno (17,9). L’analisi del numero di giorni di assenza di un dipendente anche in presenza di più certificati medici fa emergere una singolare curiosità: nel settore pubblico le assenze di un giorno hanno interessato il 27,1% dei casi di malattia, nel privato, invece, l’incidenza si è fermata al 12,3%.

Inoltre, man mano che aumentano i giorni di assenza, per la precisione dal quarto in poi, i dati mettono in luce che la diminuzione degli eventi avviene in misura più 'decisa' tra i dipendenti pubblici che tra i privati. Insomma, tra questi ultimi gli infortuni o le malattie presentano un decorso più lungo di quello riscontrabile tra i lavoratori del pubblico.

Se negli ultimi 3 anni (2012-2014) il numero di eventi di malattia nel settore privato è diminuito del 4,1%, nel pubblico, invece, è aumentato dell’8,8%.

Le aree geografiche più 'colpite' dall’incremento delle assenze nel settore pubblico sono state quelle del Centro-Sud. Campania (+15,1%), Molise (+14%), Abruzzo (+12,9%), Lazio (+12,4%) e Sardegna (+11,6%) si posizionano ai primi posti di questa graduatoria.

Sempre in questo triennio, nessuna regione registra una diminuzione delle assenze, mentre nel privato l’unica che fa segnare una crescita degli eventi di malattia è la Puglia (+2,3%), tutte le altre, invece, presentano una decisa contrazione.

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