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Assindatcolf, rinviare applicazione dl 39 su assunzioni legate a minori

04 aprile 2014 | 18.40
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Assindatcolf, rinviare applicazione dl 39 su assunzioni legate a minori

Roma, 4 apr. (Labitalia) - "Rinviare l'entrata in vigore, prevista per il 6 aprile prossimo, del decreto legislativo numero 39 che prevede che chiunque intenda impiegare al lavoro una persona per lo svolgimento di attività professionali o attività volontarie organizzate che comportino contatti diretti e regolari con minori, dovrà richiedere il certificato penale del casellario giudiziale, prima di procedere all’assunzione della stessa". A chiederlo l'Assindatcolf, Associazione sindacale datori di lavoro dei collaboratori familiari, componente Fidaldo ed aderente a Confedilizia.

Assindatcolf rivolge, infatti, un invito al governo di "rinviare l'entrata in vigore del predetto decreto legislativo, in quanto l'obbligo contenuto all'articolo 2 del provvedimento rende di fatto impossibile, alle famiglie con figli minori, di disporre liberamente l'assunzione di un collaboratore familiare generando, in tal modo, un grave disagio per le stesse".

"Il disagio - si legge in una nota - è ancora maggiore visto che il mancato assolvimento del nuovo obbligo, comporta, per il datore di lavoro, una sanzione pecuniaria di 10.000 euro, che può arrivare fino a 15.000 euro".

L'Assindatcolf pur condividendo le finalità e le buone intenzioni contenute nell'iniziativa legislativa, deve rilevare che l’introduzione dell'obbligo per il datore di lavoro di richiedere il certificato penale del futuro dipendente, porterà sia alla paralisi delle assunzioni sia a favorire le assunzioni in nero, penalizzando pesantemente un settore che costituisce un supporto fondamentale per le famiglie italiane.

Le sedi territoriali dell'Assindatcolf, reperibili all'indirizzo internet: www.assindatcolf.it, sono a disposizione di coloro che vogliano maggiori informazioni e chiarimenti sulla questione.

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