I risultati del Osservatorio sul Change management.
"Oggi le imprese che operano in Italia (siano esse nazionali, multinazionali o globali) incontrano notevoli difficoltà a gestire e governare con efficacia i cambiamenti e a conseguire gli obiettivi prefissati". E' quanto emerge dal primo Osservatorio sul Change management, promosso da Assochange, Associazione italiana per il Change management.
"Solo nel 16% dei casi -è stato rilevato- gli obiettivi vengono completamente raggiunti: nel maggior numero di situazioni, invece, i risultati ottenuti sono quantificabili in una percentuale del 70%".
Le imprese che hanno aderito all’iniziativa dell'Osservatorio con la loro testimonianza sono state più di 100: di esse, il 65% opera a livello internazionale, oltre la metà ha più di 1.000 dipendenti e un terzo genera un fatturato superiore al miliardo di euro. Il 50% del campione appartiene al settore industriale mentre la restante metà si distribuisce tra i tutti i principali comparti, con una marcatissima trasversalità.
"Negli ultimi cinque anni -commenta Alessio Vaccarezza, vicepresidente Assochange e coordinatore dell’Osservatorio- le imprese hanno dovuto affrontare grandi e molteplici sfide che hanno imposto loro di ripensarsi, di modificare il proprio assetto organizzativo (tema che ha coinvolto i quattro quinti delle aziende partecipanti), di ridefinire la propria mission o strategia (più di un terzo dei rispondenti), di sviluppare all’interno processi di lavoro più efficaci ed efficienti (quasi la metà) e di trasformare la cultura dell’organizzazione per renderla più coerente rispetto al contesto in cui operano (un’azienda su quattro)".
Ma come affrontano le imprese i problemi di cambiamento? "Quasi tutte le aziende -spiega Salvatore Merando, presidente Assochange- stabiliscono una tempistica precisa per portare a compimento il progetto di cambiamento e il 70% costituisce una struttura apposita, coinvolgendo in nove casi su dieci il top management. Peraltro, più di un terzo dei change management non ha un budget dedicato e viene gestito con sole forze interne".