"L'assoluzione? La festeggio in campo domani con i miei 40 anni". Il tennista Daniele Bracciali commenta all'Adnkronos la decisione del tribunale di Cremona di assolverlo insieme al collega di Coppa Davis Potito Starace dall'accusa di "associazione a delinquere finalizzata alla frode sportiva" perché "il fatto non sussiste". La sentenza è arrivata proprio alla vigilia del suo compleanno. Il giocatore aretino è nato, infatti, il 10 gennaio del 1978. Dopo un lungo stop, ora potrà riprendere a giocare. "Sto andando a Stoccarda in Germania per un doppio contro due francesi -dice all'Adnkronos Bracciali dall'aeroporto di Charles de Gaulle di Parigi-, spero di vincere e poter ricominciare la mia carriera bruscamente interrotta". Bracciali è felice soprattutto per il figlio. "E' ancora piccolo per capire", ma "potrò raccontargli la mia storia quando sarà più grandicello: non sa quanto è importante per me".
"Per un tennista la professione è legata anche all'età, questi tre anni purtroppo non glieli ripagherà nessuno", ha detto all'Adnkronos l'avvocato Filippo Cocco. "Ora può tornare sul campo, gli abbiamo fatto un bel regalo per il suo compleanno. Sono contento", conclude il legale.