L'ex governatore della Regione Sardegna non è stato condannato nel processo che gli imputava il reato di false comunicazioni sociali dal Tribunale di Cagliari. Assolti anche gli altri indagati.
Assoluzione per Renato Soru e gli altri vertici di Tiscali, imputati per false comunicazioni sociali davanti al Tribunale di Cagliari. In particolare, l'inchiesta riguardava i bilanci del 2005 e la cessione di un ramo d'azienda della società. Per l'ex governatore della Sardegna il pm aveva chiesto la condanna a 3 anni. Soru, presente in aula, non ha rilasciato dichiarazioni.
Assolti perché il fatto non sussiste con Renato Soru, in particolare, Salvatore Pulvirenti, Luca Scano, Roberto Lai, Andrea Podda, Romano Fischietti, Ernesto Fara e l’ex Ad di Tiscali Mario Rosso, imputati nello stesso processo.
Il Collegio giudicante del Tribunale di Cagliari, presieduto da Massimo Costantino Poddighe, ha accolto stamani le tesi dei difensori di Soru e degli altri imputati, rigettando le richieste di condanna a 3 anni per l’ex presidente della Regione sarda e fondatore dell’azienda, e le altre condanne chieste dal pm Andrea Massidda.
L’indagine, coordinata dal pm Massidda, era incentrata sull’operazione di cessione dalla Tiscali Spa alle consociate Tiscali Italia srl e Tiscali service srl per 162 milioni di euro inseriti nel bilancio 2005 che, per l’accusa, avrebbero potuto influenzare l’andamento del titolo in borsa. Soru, visibilmente emozionato, ha abbracciato i suoi legali Angelo Nanni e Giuseppe Macciotta, prima di lasciare palazzo di Giustizia.