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Ast: 120 impiegati tornano al lavoro, in rete i dubbi degli operai sullo sciopero

08 novembre 2014 | 16.50
LETTURA: 3 minuti

Al 18esimo giorno d'astensione, fronte sindacale ancora compatto ma tra i dipendenti nascono i primi dubbi. E c'è chi dice: 'Stiamo perdendo i soldi per agevolare l'azienda".

Lavoratori Ast di Terni presidiano il Mise per l'incontro azienda Ministero (Infophoto)
Lavoratori Ast di Terni presidiano il Mise per l'incontro azienda Ministero (Infophoto)

Al 18esimo giorno di sciopero all’Ast di Terni, se il fronte sindacale rimane compatto, lo stesso non si può dire per operai e lavoratori. Impiegati amministrativi e dipendenti della direzione del personale sono tornati al lavoro per predisporre gli stipendi di ottobre dopo l'accordo raggiunto tra azienda e sindacati al ministero dello Sviluppo economico. La decisione di proseguire lo sciopero, però, suscita qualche perplessità, e non solo ai piani alti dell'azienda.

Dopo il monito di Renzi, che ha esortato a non fare del mondo del lavoro terreno di scontro, oggi arriva anche l'invito al confronto e al dialogo fatto dal cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Cei. Per l'arcivescovo di Genova occorre "riuscire a parlarsi" attraverso "la via di un confronto leale, onesto e certamente sereno, che è condizione essenziale", per cui, esorta Bagnasco, "secondo le proprie competenze e responsabilità, si trovino le soluzioni migliori sia per il mondo del lavoro sia per tutti gli altri aspetti".

Ma anche tra gli operai ci si inizia a domandare se lo sciopero a oltranza sia davvero la soluzione migliore. Dubbi che qualcuno preferisce esternare online, rimanendo anonimo. "Ma servivano davvero 120 dipendenti per erogare le buste paga? - scrive un utente su Terni Oggi -. E perché non sono rientrati anche gli operai, visto che potrebbero esserci risvolti positivi, o quasi, considerando le nuove proposte avanzate al Mise? Ma con lo stop allo sciopero per tutti si sarebbe messa in difficoltà l'azienda, poiché non potrebbe mettere in marcia l'acciaieria. Così noi ci stiamo perdendo i soldi per agevolare l'Ast. Non era meglio sospendere lo sciopero?", sottolinea ancora il lettore. E in molti scrivono di essere d'accordo con lui.

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