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Atlantia-Di Maio, è scontro

27 giugno 2019 | 20.19
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Il vicepremier: "E' decotta, se li mettiamo dentro Alitalia le faranno perdere valore". La reazione del gruppo guidato da Giovanni Castellucci: "Parole gravi". E si riserva di "attivare ogni azione e iniziativa legale"

(Foto Fotogramma/Ipa)
(Foto Fotogramma/Ipa)

di Cristina Carlini
Atlantia scende in campo e passa al contrattacco. Dopo un crescendo di dichiarazioni da parte del M5S sulla volontà di andare avanti con la revoca della concessione di Autostrade per l'Italia e di porre un veto sull'ingresso in Alitalia, è arrivata, alla fine, la goccia che ha fatto traboccare il vaso con un nuovo attacco su questo fronte del vicepremier, Luigi Di Maio. "Sulla questione di Atlantia, se abbiamo detto a Genova che revocavamo le concessioni autostradali, il giorno in cui, come governo, in maniera coerente lo faremo, quell'azienda, Benetton, avrà delle difficoltà, perderà valore in borsa. Se li mettiamo dentro Alitalia, faranno perdere valore anche ad Alitalia, faranno precipitare agli aerei", ha detto Di Maio nel corso della trasmissione 'Porta a Porta'. In caso di revoca, ha incalzato, "Atlantia è decotta, non può essere coinvolta" nella partita Alitalia".

La reazione del gruppo guidato da Giovanni Castellucci non si è fatta attendere. Poco meno di un'ora ed ecco che arriva una nota di Atlantia. "Le dichiarazioni odierne del vice presidente Di Maio perturbano l’andamento del titolo Atlantia in Borsa, anticipando la presunta conclusione di un procedimento amministrativo che il ministro Toninelli ha affermato solo ieri 'essere ancora in corso', e determinano gravi danni reputazionali per la società", dichiara la società che "si riserva di attivare ogni azione e iniziativa legale a tutela dei propri interessi, dei dipendenti, degli azionisti, dei bondholders e degli stakeholders tutti".

Negli ultimi due giorni, nel turbine delle dichiarazioni, il titolo di Atlantia ha perso complessivamente in borsa l'8%. E' andata meglio oggi con una perdita contenuta a meno 0,26% a 22,66 euro. Un andamento che, come è di routine quando si verificano forti oscillazioni al rialzo o al ribasso, viene monitorato, automaticamente, dagli uffici deputati della Consob per valutare se queste oscillazioni sono coerenti con il flusso informativo di dominio pubblico.

Atlantia ricorda poi che "sulla base del contratto di concessione in essere, ogni ipotesi di revoca - ove mai ne venissero accertati i presupposti - richiederebbe il previo pagamento del valore della concessione stessa, nei termini contrattualmente previsti e approvati per legge. Si ricorda infine che Atlantia è il leader mondiale nel settore delle concessioni autostradali e aeroportuali, con oltre 14.000 km di rete e 30.000 dipendenti nel mondo".

A stretto giro, Di Maio torna alla carica rispondendo in un lungo post su Facebook. "I Benetton sono stati più veloci oggi a rispondere al sottoscritto, minacciando azioni legali, che a chiedere scusa ai familiari delle vittime, scuse che come molti di voi ricorderanno arrivarono con un ritardo imbarazzante", dice. "Se a questi gruppi di potere tocchi il portafogli è la fine. E questo è quello che bisogna fare per riportare le cose nella giusta direzione! Oggi abbiamo capito che per i Benetton contano più i mercati finanziari che le persone".

Un fronte, quello di Atlantia, che diventa ancora più rovente e che complica la partita su Alitalia. Come se non bastasse il muro contro tra Lega e M5S sull'ingresso del gruppo infrastrutturale per il salvataggio e il rilancio dell'ex compagnia di bandiera. Mentre scorre il conto alla rovescia in vista della nuova deadline del 15 luglio prossimo per la presentazione dell'offerta da parte delle Ferrovie dello Stato, l'orizzonte è carico di nubi che non lasciano ancora intravvedere il potenziale nuovo partner per completare la compagine azionaria della newco che, al momento, schiera, oltre le Fs, Delta e Mef.

Il barometro politico segna, anche oggi, tempesta. Ne è la prova, ancor prima delle parole di Di Maio, lo scontro tra i ministri Danilo Toninelli e Gianmarco Centinaio, presenti entrambi alla presentazione del piano di sviluppo del turismo delle Fs. “Hanno messo il veto su Atlantia? Portino un’alternativa perché a furia di mettere veti e dire no non si va avanti”, ha detto Centinaio. “Se dicono no ad Atlantia l’importante è che abbiano un’alternativa. Non si governa con i no mettano sul tavolo un’altra proposta”. Pronta la risposta di Toninelli. “Non vorrei che la Lega facesse l’avvocato dei Benetton”, ha replicato. “Centinaio sa perfettamente che le soluzioni stanno arrivando" e "Atlantia non è mai esistita” perché finora non ha formalizzato un’offerta.

E sull'interesse del presidente della Lazio, Claudio Lotito, "le proposte si leggono sulla carta". Del resto, quella del patron del club biancoceleste è ancora una manifestazione di interesse, se pur vi siano stati contatti con le Fs. In attesa è il numero uno delle Fs, Gianfranco Battisti. "Non lo sappiamo, aspettiamo", ha detto interpellato sulla scadenza del 15 luglio. "Aspettiamo la scadenza del 15 per vedere a che punto siamo".

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