Marco Fassinotti raddrizza una mattinata con poche luci per la squadra azzurra ai Mondiali indoor di atletica a Sopot. Il primatista italiano dell'alto supera lo scoglio delle qualificazioni grazie ad un percorso di gara privo di errori fino ai 2,25, prima di arrendersi ai successivi 2,28, misura comunque non necessaria per l'approdo alla finale.
''Non sono molto contento di quel che ho fatto in gara - racconta il torinese - direi che i salti di prova sono stati migliori di quelli di gara. Sono in finale, magari con un pizzico di fortuna, ma va bene così. Domani andrò in pedana cercando di divertirmi prima di ogni altra cosa, sperando di sentire meno la tensione che qui in effetti ho provato''.
La superficie di gara è un elemento cui dedicare attenzione: ''Spinge moltissimo, è veloce, e non ti consente di correggerti in corsa quando hai commesso un errore. Cercherò di sfruttare meglio queste ore per cercare di capire meglio la pedana. Gli altri? Ukhov benissimo, così come Barshim e Protsenko. Ma conterà anche molto il modo di gestire la fatica della qualificazione''. E' la seconda volta che un azzurro centra la finale mondiale indoor: prima di Fassinotti c'era riuscito solo Giulio Ciotti, settimo classificato a Mosca 2006. La finale dell'alto è in programma domani pomeriggio alle 16.30.