cerca CERCA
Sabato 20 Aprile 2024
Aggiornato: 00:03
10 ultim'ora BREAKING NEWS

Attacchi Parigi, gli avvocati di Salah Abdeslam rinunciano alla difesa: "Non parlerà mai"

12 ottobre 2016 | 07.35
LETTURA: 3 minuti

(Afp)
(Afp)

Gli avvocati di Salah Abdeslam, l'unico membro sopravvissuto degli attacchi di Parigi dello scorso 13 novembre, rinunciano alla difesa del loro cliente. Lo hanno annunciato in un'intervista all'emittente Bfmtv il legale belga Sven Mary ed il collega francese Frank Berton. "Noi sappiamo ed abbiamo la convinzione, ce lo ha detto, che non parlerà e che ricorrerà al diritto a restare in silenzio. Cosa volete che facciamo? Lo avevamo detto, e io l'ho detto dal primo giorno, che se il nostro cliente non avesse parlato, avremmo lasciato la sua difesa".

I due avvocati denunciano poi il "pasticcio" legato ad alcune decisioni che definiscono "politiche", come quella di porre Abdeslam sotto videosorveglianza 24 ore su 24. "Ho visto Salah sprofondare mese dopo mese - ha detto ancora Mary - Se qualcuno scruta anche la notte le vostre azioni ed i vostri gesti, si diventa matti. E questa è la conseguenza di una decisione politica, non è una decisione della giustizia".

A questo punto, sostiene il legale belga, "le vere vittime di tutta questa situazione sono le vittime degli attacchi di Parigi, perché loro hanno il diritto ad ottenere la verità ed il diritto a tentare di capire l'incomprensibile". "Eravamo convinti che avesse delle cose da dire e che le avrebbe dette. Non dirà più niente", chiosa Berton, secondo il quale per il momento Abdeslam - arrestato il 18 marzo scorso a Bruxelles dopo una fuga durata quattro mesi - ha detto di non voler essere rappresentato legalmente da nessuno.

Secondo i suoi ex avvocati, ora il detenuto starebbe sprofondando in una specie di follia, con tendenze suicide. Berton ha infatti spiegato al settimanale francese 'Le Nouvel Observateur', che "alla sua prima udienza in Francia, aveva detto al giudice che avrebbe parlato in seguito. L'ho visto una decina di volte, abbiamo parlato regolarmente al telefono. Oggi si rifiuta di rispondere a qualsiasi domanda del magistrato anti-terrorismo. Penso che non avrà un altro di avvocato. Non ne ha più voglia. Salah Abdeslam molla. È come un suicidio. E ho una sensazione di fallimento".

Per il legale francese a portare Salah al silenzio è stato "il sistema carcerario organizzato intorno a lui". "Assisto da sette mesi allo spettacolo di un ragazzo di 27 anni che sta affondando psicologicamente. Mi sono battuto per togliere la video-sorveglianza, ma non ci sono riuscito e nell'ultimo procedimento disciplinare contro di lui, ho sentito che si stava radicalizzando in modo estremo".

Riproduzione riservata
© Copyright Adnkronos
Tag
Vedi anche


SEGUICI SUI SOCIAL



threads whatsapp linkedin twitter youtube facebook instagram
ora in
Prima pagina
articoli
in Evidenza