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Attacco hacker al sito Invalsi, denunciati 4 giovani

21 giugno 2016 | 08.18
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Attacco hacker al sito Invalsi, denunciati 4 giovani

Quattro giovani sono stati denunciati dalla polizia per accesso abusivo al sito di Invalsi, l'Istituto nazionale per la valutazione del sistema educativo di istruzione e di formazione.

Sono state perquisite le abitazioni degli hacker, residenti nelle province di Venezia, Torino, Firenze e Matera, e sono stati sequestrati tutti i dispositivi utilizzati, tra i quali numerosi computer, tablet e telefoni cellulari. I quattro giovani, come emerso dalle indagini, al termine dell'anno scolastico 2015-16, si erano resi responsabili di un attacco informatico del tipo 'Sql injection' ai danni del sito web www.invalsi.it

L'obiettivo era quello di acquisire il controllo del sito e, di conseguenza, di impossessarsi illecitamente dei dati contenuti nei database della società, sfruttando le vulnerabilità tecniche degli stessi. L’hackeraggio era stato portato a termine grazie ad un file eseguibile di tipo 'backdoor' che, usato da remoto, aveva consentito ai giovani di accedere al sistema informatico e alle informazioni in esso contenute.

Le successive, complesse attività tecniche di analisi delle esigue tracce informatiche lasciate dagli hackers, che si sono sempre mossi molto cautamente sfruttando le opportunità di anonimizzazione offerte dal Darknet, hanno consentito agli investigatori del Centro nazionale anticrimine informatico per la protezione delle infrastrutture critiche (C.n.a.i.p.i.c.) di isolare gli indirizzi Ip utilizzati e di arrivare agli hackers.

L’operazione di oggi, coordinata dal C.n.a.i.p.i.c. del Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni, con il supporto dei compartimenti di Venezia, Torino, Firenze e Matera, arriva a poche ore dal lancio della campagna 'Maturità al sicuro', attraverso la quale la Polizia Postale - in collaborazione con il portale degli studenti Skuola.net - intende debellare il fenomeno delle "bufale" e delle leggende metropolitane che ruotano intorno alle prove d’esame, per evitare che gli studenti, oltre a perdere del tempo prezioso, possano anche rimetterci del denaro alla ricerca della soffiata giusta.

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