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Attacco jihadista in Mali, è caccia all'uomo: si cercano 3 sospettati

21 novembre 2015 | 09.16
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(Afp) - AFP
(Afp) - AFP

Sono 19 le vittime morte nell'attacco terroristico di ieri a Bamako, a cui si aggiungono due assalitori che sono stati uccisi. I feriti sono sette. Lo ha detto questa mattina alla televisione il presidente del Mali, Ibrahim Boubacar Keita. Il capo di Stato ha decretato lo stato di emergenza in tutto il paese per dieci giorni e tre giorni di lutto nazionale.

Le forze di sicurezza del Mali stanno dando la caccia a tre uomini sospettati di essere coinvolti nell'attacco. Lo riferisce la tv satellitare al-Jazeera, che cita fonti locali della sicurezza. Per il corrispondente di al-Jazeera, l'attacco al Radisson è arrivato del tutto inaspettato, perché l'albergo si trova in una delle zone della città considerate più sicure. L'attacco è stato rivendicato dai gruppi terroristici al-Mourabitoun e al-Qaeda nel Maghrab islamico.

Tra le vittime ci sono anche sei cittadini russi. Si tratta di sei dipendenti della compagnia aerea Volga-Dnepr, come riporta l'agenzia Interfax, che cita il governo della regione dell'Ulyanovsk, dove ha sede la compagnia. Sono invece tre le vittime cinesi. Si tratta di dirigenti China Railway Construction Corp, come ha annunciato la stessa azienda e come ha confermato il ministero degli Esteri di Pechino, secondo il quale altri quattro connazionali si sono messi in salvo.

Anche il ministero degli Esteri israeliano ha confermato l'uccisione di un connazionale, mentre un altro è stato messo in salvo dalle forze di sicurezza maliane. In precedenza era stata confermata la morte di una cittadina americana, Anita Ashok Datar, 41enne di origine indiana che lavorava per Palladium Group, ong per la salute della donna. Morto infine un cittadino belga, Geoffrey Dieudonné, che lavorava per il Parlamento della Federazione Vallonia-Bruxelles.

L'attacco in Mali non fa che rafforzare la determinazione della comunità internazionale a combattere il terrorismo, ha detto il presidente americano Barack Obama, a margine del summit dell'Asean. Il vertice dell'Organizzazione delle Nazioni del Sud Est Asiatico, si è aperto oggi a Kuala Lumpur, in Malaysia, con il ricordo delle vittime di Parigi e Bamako.

"Gli eventi di questi giorni hanno posto un'ombra su tutti noi, non vi è persona in questa sala che non sia stata scioccata e scossa... condividiamo tutti il lutto", ha detto il primo ministro malese Najib Rezak. L'attacco di Bamako, ha detto Obama, "è un altro terribile monito del fatto che il flagello del terrorismo minaccia così tanti paesi". "Questa barbarie - ha aggiunto - non fa che rafforzare la nostra determinazione ad affrontare questa sfida".

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