"Le indagini, come testimonia la presenza sia del Ros che si occupa di eversione che del comando provinciale del reparto operativo, inevitabilmente sono a tutto tondo, ma è chiaro che, per modalità, contesto temporale e caratteristiche dell’attentato, noi pensiamo al mondo dell’eversione". Lo dice il procuratore capo di Bologna, Giuseppe Amato, durante l’incontro alla caserma ‘Corticella’, con il comandante generale dell'Arma, generale di corpo d'armata Tullio Del Sette, il comandante interregionale Carmine Adinolfi e la pm Antonella Scandellari.
"La nostra presenza qui – prosegue Amato - è la testimonianza di come tutti insieme ci vogliamo muovere per cercare di dare una risposta. L’attentato è grave per il simbolo che è stato colpito, una stazione di prossimità dei carabinieri, ma è grave anche per quello che è stato perché potevano esserci feriti o forse qualcosa di peggio, laddove qualche carabiniere si fosse trovato presente in un luogo contiguo al momento dell’esplosione".
"Questa è la nostra idea investigativa – riassume Amato - ma ovviamente non limitata a questo. La presenza del meglio dei carabinieri, a livello provinciale e nazionale, dimostra che privilegiamo, anche per una serie di circostanze che hanno qualificato altre situazioni analoghe in contesti nazionali, il momento dell’eversione".
"Sono ottimista – conclude Amato - , cercheremo di dare il meglio. Questo è quello che conta per dare una risposta in tempi rapidi a un fatto di questo tipo".