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Calcio: Ausilio, Mancini e Icardi punti fissi Inter del futuro

11 aprile 2016 | 12.02
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Roberto Mancini (foto Afp) - AFP
Roberto Mancini (foto Afp) - AFP

"Mancini è un punto fisso per il futuro, la progettazione di una squadra passa per momenti di crescita e anche di difficoltà. Il lavoro del tecnico ha già dato risultati, ci sono 13 punti in più rispetto allo scorso anno". L'Inter della prossima stagione ripartirà dal suo attuale tecnico, Roberto Mancini, è quanto sottolinea il direttore sportivo nerazzurro Piero Ausilio ospite di 'Radio anch'io Sport' su Rai RadioUno.

"Quando uno inizia la stagione pensa a fare il meglio, l'Inter ha il dovere di pensare si possano vincere tutte le partite perché è questa la mentalità di una squadra di questo livello. Abbiamo cambiato molti giocatori, ad agosto nessuno ci immaginava tra le prime -prosegue il ds dell'Inter-, abbiamo migliorato tantissimo rispetto allo scorso anno, vogliamo fare di più ma siamo in linea con la programmazione di inizio stagione. All'Inter do 6 per questa stagione, la sufficienza è data dal fatto che la posizione rispecchi i valori del campionato espressi ai primi di settembre".

Dopo una prima parte della stagione al vertice ora l'Inter è quarta a 5 punti dal terzo posto: "Per noi tentare di tornare in Champions era un obiettivo all'inizio della stagione e ci speriamo ancora, di sorprese in campionato in passato ne abbiamo viste tantissime: 5 punti dalla Roma sono tanti ma ci dobbiamo provare poi vedremo come andrà a finire", aggiunge Ausilio.

Centrale nel progetto Inter, oltre a Mancini, c'è anche Mauro Icardi. "E' un giocatore troppo importante per privarsene, credo che alla sua età nessun calciatore abbia fatto 50 gol, ha solo 23 anni, è il capitano e su di lui stiamo costruendo l'Inter aggiungendo giocatori adatti a lui -spiega Ausilio.

Spazio poi a una considerazione su Eder comprato nel mercato invernale in cui è stato ceduto Guarin per 13 milioni allo Shanghai Greenland Shenhua: "I soldi non li abbiamo ancora spesi perché li spenderemo tra due anni: Eder è un prestito biennale e solo nel 2017 sarà un nostro giocatore, l'uscita di Guarin invece è stata subito monetizzata. Visto che non arrivavano i gol abbiamo preso il centravanti della nazionale italiana con caratteristiche che non avevamo e che ci permetteva di giocare in maniera diversa. Non siamo pentiti, per lui ci saranno tante occasione per fare gol".

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