Dopo la denuncia arrivata nei giorni scorsi da Human Right Watch e Amnesty International, alcuni documenti riservati pubblicati oggi dal quotidiano britannico Guardian confermano il quadro di violenze e crudeltà in cui vivono i richiedenti asilo, in particolare minori, che sono rinchiusi nel centro di detenzione dell’isola di Nauru, nel nordest dell’Australia.
Più di ottomila pagine dove sono raccolti 2.116 rapporti che descrivono aggressioni, violenze, abusi sessuali, tentativi di autolesionismo, risalenti al periodo tra maggio 2013 a ottobre 2015. Secondo l'analisi del Guardian i file rivelano che i bambini sono i più colpiti: un totale di 1.086 documenti descrivono violenze subite da minori, che rappresentato il 18% dei detenuti di Nauru nel periodo coperto dal report.
Nei file ci sono sette casi di violenza sessuale sui bambini, 59 segnalazioni di violenza sui minori, 30 casi e 159 minacce di autolesionismo che coinvolgono bambini. Le storie parlano di percosse, umiliazioni e abusi sessuali molto dettagliati.
In seguito alla pubblicazione il primo ministro australiano, Malcolm Turnbull, ha assicurato che il suo governo "esaminerà attentamente" i rapporti trapelati per scoprire "se ci sono denunce nel centro di detenzione, o se ci sono situazioni che non sono state correttamente gestite".